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La Luna, o meglio le maree, influenzano le eruzioni vulcaniche. Lo dimostra una ricerca in via di pubblicazione sulla rivista internazionale ”Terra Nova”. Gianluca Sottili (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR) e Danilo Palladino (Universita’ di Roma La Sapienza) hanno esaminato per 17 mesi gli eventi esplosivi del vulcano ”Stromboli”, nell’omonima isola delle Eolie, che attualmente in media si ripetono per 12 volte in un’ora. In totale la statistica raccolta e’ di 150 mila esplosioni. I dati confermano che le maree terrestri, pur non essendo causa scatenante delle eruzioni vulcaniche, modulano la frequenza di alcuni tipi di attivita’ come, appunto, l’attivita’ esplosiva di Stromboli. In coincidenza con i massimi mareali, cioe’ con una periodicita’ di circa 14 giorni, i ricercatori hanno osservato un aumento fino all’85% del numero orario di esplosioni. ”La peculiarita’ degli effetti delle maree terrestri sul vulcano Stromboli – spiega Gianluca Sottili – risiede in una ‘sensibilita” particolare del sistema magmatico: a Stromboli le singole esplosioni hanno tempi di ritorno molto piu’ brevi dei periodi mareali (12, 24 ore). In altri termini, in un sistema con un’attivita’ persistente come quello di Stromboli, le maree non modulano l’accadimento dei singoli eventi vulcanici (come nel caso dell’Etna), ma piuttosto intensificano l’attivita’ vulcanica”. Stromboli e’ il prototipo di una categoria di vulcani caratterizzati da continua attivita’ esplosiva, chiamata, appunto, ”stromboliana”.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/9/2012
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