Gazzetta del Sud
Gianluca Giuffrè
Isole Eolie
Il vulcano si risveglia e risponde all' Etna. Esplosioni dai crateri sommitali dello Stromboli nella notte tra mercoledì e giovedì ed una frana lungo il pendio della Sciara del Fuoco. L'ultimo piccolo boato alle prime luci dell'alba di ieri mattina.
L'attività sembra stia lentamente tornando alla normalità. Le prime esplosioni di ampiezza medio-alta sono state registrate dalle 23,08 alle 23,16. L'evento più forte si è verificato alle 23,09. Proprio in quei minuti gli strumenti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno segnalato un'incremento dell'ampiezza del tremore vulcanico su valori alti.
Un'altra sequenza di eruzioni si è avuta all'alba.Le esplosioni sono state avvertite dalla popolazione così come erano ben visibili anche dalle altre isole le intense fontane di lava che, anche grazie al riflesso delle nubi, creavano un gioco di luci che ha tinto di rosso la notte isolana. Gli esperti hanno potuto appurare che l'evento esplosivo di maggiore intensità verificatosi a Stromboli alle 23,08 di mercoledì è stato prodotto dalla bocca N2 situata nell'area settentrionale della terrazza craterica.
All'evento esplosivo ha fatto seguito una fase di intenso fontanìo (spattering) da questo cratere, ed ha prodotto un pennacchio direzionale verso st-Nordest che ha causato l'abbondante ricaduta di prodotti incandescenti sulla parte alta della Sciara del Fuoco.
La repentina rimozione di questi prodotti, accumulati su un pendìo ha causato una frana lungo la Sciara che ha innalzato una nube di cenere, e che ha avuto la durata di diversi secondi. Dopo questo episodio, i crateri sommitali del vulcano hanno mostrato un'attività esplosiva più vivace, con un fontanìo pressoché continuo dalla bocca N2 interrotto da esplosioni intense ed alte alcune decine di metri dalle bocche situate nell'area settentrionale della terrazza craterica, in particolare una piccola sequenza di 4 eventi che si sono susseguiti nel giro di pochi minuti a partire dalle 5,17.
Il fontanìosi è protratto almeno fino alle 9.30 di ieri, dopo di che le nuvole hanno oscurato la sommità del vulcano, limitando l'osservazione dell'attività.
Intervalli di parziale visibilità continuavano a mostrare anche intense esplosioni alte alcune decine di metri, dalle bocche situate nell'area settentrionale della terrazza craterica, con abbondante ricaduta di prodotti incandescenti alla base del cono.
I dati sono stati rilevati dalla sezione Invg di Napoli (osservatorio vesuviano) e di Catania, dove sono centralizzati i segnali della rete di monitoraggio che opera sullo Stromboli. Dal punto di vista sismico, attualmente sono ricevuti i dati da 9 delle 13 stazioni che compongono la rete.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/17/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!