Arcipelago sott'acqua, danni ingenti

Arcipelago sott'acqua, danni ingenti Gazzetta del Sud Lipari- Una ricognizione completa e, quindi, una prima stima dei danni, che si preannunciano ingenti, si farà oggi. Le violenti mareggiate provocate dal forte vento di levante hanno letteralmente messo in ginocchio l’arcipelago e come minimo si chiederà lo stato di calamità naturale. Da Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano le segnalazioni di danni a porti e strade e di allagamenti vari sono state incessanti. Così come da parte dei residenti a Salina nei confronti delle tre amministrazioni di appartenenza. Le previsioni si conoscevano da qualche giorno: si sapeva che ci sarebbe stato un colpo di coda da levante con venti che avrebbero toccato anche la velocità di 36 nodi e così è stato; quanto accaduto ha riportato alla mente le devastazioni delle mareggiate del 1981. Lipari, l’isola madre, dell’arcipelago si lecca nuovamente le ferite: a Canneto il mare ha demolito un tratto di quel muraglione coperto dalla sabbia che dovrebbe proteggere l’abitato costiero e sollevato in più punti, come nella zona di Calandra, l’asfalto del manto stradale. Sempre a Canneto cassonetti dei rifiuti e barche trasportate dalla spiaggia nel parco giochi , praticamente distrutto. “ Ci hanno annunciato – ha detto Roberto Piemonte dell’associazione Per Canneto- che il Comune di Lipari ha ottenuto un finanziamento di quasi due milioni di euro per la riqualificazione della Marina garibaldi. Ma qui- ha concluso- la casa crolla e si preoccupano di mettere i mobili. Come mai – ha concluso- qualche anno fa è stato comunicato al Prefetto che l’abitato costiero non correva grossi pericoli quando da anni invochiamo, perché la necessità è sotto gli occhi di tutti, opere di protezione a mare ?”. Nel porto di Sottomonastero i marosi hanno scardinato e trascinato nei fondali del molo degli aliscafi il casottino degli ormeggiatori . Problemi anche a Portinente dove l’unica spiaggia del centro di Lipari è stata definitivamente cancellata dal mare in tempesta e nella frazione di Acquacalda dove gli abitanti come al solito, nella notte tra martedì e mercoledì non hanno chiuso occhio. Nelle isole minori da segnalare in particolare le condizioni del porto di Filicudi, interessato dalla scorsa estate da interminabili interventi di messa in sicurezza. Da verificare se quanto realizzato ha retto o se bisogna ricominciare daccapo. Il sindaco Mariano Bruno, bloccato a Vulcano, oggi rientrerà a Lipari per compiere un sopralluogo di persona nei punti più colpiti insieme al comandante della Polizia Municipale Stefano Blasco e ai tecnici Meduri e Giunta. “ Ho subito informato il Prefetto dell’accaduto- ha detto il primo cittadino- e sto scrivendo al Ministro Clini per chiede lo sblocco, dal patto di stabilità, dei finanziamenti ottenuti per la messa in sicurezza delle zone costiere interessate. Ma non mi fermo qui perché oltre a richiedere lo stato di calamità naturale alla Regione, avvieremo con interventi di somma urgenza tutte le opere necessarie nelle strade e nei porti; infine a breve andrò personalmente a Roma, alla Protezione civile, per chiedere, con tanto di documentazione audiovisiva, ulteriori risorse”.(p.p.)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/23/2012

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