La cresta sui bolli auto le costa 20 mila euro

Faceva la cresta sulle tasse automobilistiche, rilasciando regolarmente la ricevuta ai clienti, ma annullando l'operazione e mettendo i soldi nei suoi conti correnti personali. Ora la Sezione giurisdizionale della Corte di conti (sentenza 2700/2013) l'ha riconosciuta responsabile del danno erariale intimandole di versare alla Regione siciliana 20 mila euro, pari alla somma maggiorata di penale, rivalutazione monetaria e interessi legali. Protagonista della vicenda è una donna di 76 anni della provincia di Messina, Maria Isgrò, originaria di Furnari ma residente a Barcellona Pozzo di Gotto, all'epoca dei fatti, nel 2004, titolare della ricevitoria numero 605 a Terme Vigliatore. I giudici hanno sottolineato che, essendo state rilasciate regolari quietanze, nulla più si può pretendere dai contribuenti. (ANSA)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/28/2013

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