Michele Merenda
SALINA – Si accende la sfida elettorale nel comune di S. Marina Salina. Nella tarda mattina di mercoledì 11 aprile, infatti, sono scesi in campo il sindaco uscente Massimo Lo Schiavo e lo sfidante Marcello Saija, docente universitario.
Lo Schiavo, all’interno della propria lista “Nuova Salina”, insiste ancora una volta con la linea giovane e presenta i seguenti consiglieri: Alessandro Lopes; Sara Casolaro; Luigi Follone; Linda Sidoti; Santina Gullo; Davide Osvaldo; Sergio Zavone; Giuseppe Carcione; Cristiana Righetti; Paola Saltalamacchia; Dario Cataffo; Mario Biscotto. Assessori designati: Elio Benenati e Domenico Arabia.
Dal canto suo, il prof. Saja vara una lista civica denominata “Unione” e punta anch’egli su volti nuovi. Undici nomi che nell’ordine sono: Marcello Saija; Salvatore Re; Nicoletta Neagoe; Simonetta Longo; Domenico Bartolo Giuffré; Oscar Basile; Domenico Cutelli; Giorgio Giuffré; Federico Costa; Maria Rita Rossello; Angelo Mennillo. Assessori designati: Giorgio Giuffré e Simonetta Longo.
«Sono soddisfatto del gruppo che mi sostiene, che fino ad oggi mi ha sostenuto – ha dichiarato Lo Schiavo – e che insieme a tutta la popolazione mi ha dato la forza per candidarmi nuovamente alla carica di primo cittadino del paese. Durante il mandato in scadenza abbiamo lavorato e prodotto ottimi risultati in tutti i campi, avendo attuato circa l’ 80% di ciò che ci eravamo proposti cinque anni or sono. Sono certo che anche nei prossimi cinque anni riusciremo a concludere quanto iniziato e, soprattutto, realizzare ciò che è stato previsto nel nuovo programma elettorale». Il programma di Lo Schiavo si articola attraverso quelli che sono visti come dei veri punti cardine: dalle azioni per la tutela dei residenti, della famiglia e dei giovani, alla realizzazione di infrastrutture importanti come la protezione degli abitati di Lingua e S. Marina Salina, passando per lo sviluppo della promozione turistica e la tutela ambientale, ponendo l’attenzione sulle nuove idee riguardanti gli R.S.U.
«La mia candidatura – ci ha detto invece il prof. Saija – è stata generata dalla necessità di provocare una riflessione più ampia sul modo con cui Salina vuole fare turismo. Mi spiego: abbiamo mille contraddizioni, come ad esempio il porto turistico da un lato ed una costa con l’approdo selvaggio ed un mare inquinato a luglio e agosto dall’altro, che permettono con difficoltà la balneazione del tratto che va dal porto stesso a Lingua. Questo è un problema a cui porre rimedio subito. Vogliamo un’isola tranquilla per noi e per chi ci viene a visitare – ha continuato nella sua esposizione –, ma non facciamo nulla per razionalizzare il flusso delle macchine ad agosto, una situazione intollerabile. L’ultima e più grave contraddizione – ha concluso – è quella di un’isola che vive in modo frenetico per tre mesi ed è semi-addormentata per altri nove. Questo genera problemi e distorsioni».
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/11/2012
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