Vulcano, stagione turistica improvvisata

Vulcano, stagione turistica improvvisata Vulcano-Un’infinità di problemi stanno accompagnando l’avvio della stagione estiva di Vulcano. Ad invocare più attenzione all’isola gli operatori commerciali e turistici, stanchi di dover affrontare, ormai da anni, l’estate all’insegna dell’approssimazione ed improvvisazione. Qualcuno di questi problemi, che si ripetono con cadenza stagionale, andrebbe affrontato e risolto in maniera definitiva. Quello, ad esempio,dell’ufficio postale. Aperto quello stagionale ubicato al porto, c’è stata gente che entrata alle 8 e mezza, è uscita addirittura a mezzogiorno. Non si tratta della lentezza dell’impiegato, che anzi si è letteralmente fatto in quattro. Il problema, sempre lo stesso, l’ufficio principale delle poste di Vulcano è ubicato in località Piano ed è strettamente collegato, in via telematica , con l’ufficio secondario del porto- Il principale era chiuso, mentre i terminali di quello al porto erano estremamente lenti, anche perché non si è mai provveduto ad adeguare le linee veloci. Il che , ovviamente, significa attese snervanti sia per gli utenti che per l’unico impiegato, letteralmente sopraffatto da incombenze e , spesso , insulti. Questo uno dei principali problemi da risolvere. Ma l’elenco è lungo: il continuo abusivismo che sta nuovamente dilagando sull’isola, abusivismo inteso non solo come costruzioni, ma anche abusivismo ambulante e cartellonistico. Il primo che vede ancora ambulanti giornalieri giungere sull’isola di buon mattino con i loro mezzi carichi di frutta , verdura e altri alimenti,posizionarsi nei punti strategici senza alcun permesso, vendere quanto più possibile, e ripartire solo in serata. Il tutto mentre i commercianti locali stanno letteralmente annaspando tra i debiti di un inverno lungo e di grande crisi. Ed ancora l’abusivismo cartellonistico: cartelli indicanti le più svariate attività , le affittanze varie , le vendite di ogni genere e i luoghi più strani dove trovare da mangiare, risultano posizionati addirittura in mezzo alla strada e nelle ore serali e notturne, non essendo neppure segnalati, si rischia di finirci addosso. Come è possibile- si è sfogato un operatore isolano – che si debba affrontare un’estate all’insegna dell’insicurezza, della precarietà e dell’assoluta mancanza di organizzazione? Vulcano- ha denunciato il commerciante che ha già deciso di vendere la propria attività perché allo stremo della sopportazione - ormai è diventata solo un luogo di passaggio giornaliero.

, a cura di Tiziana Medda

Data notizia: 6/20/2008

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