Ato, il cronoprogramma della svolta

Ato, il cronoprogramma della svolta Gazzetta del Sud Palermo- L'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque ha emanato le direttive su modalità e tempi di attuazione del decreto che riduce gli Ato rifiuti da 27 a 10 in Sicilia. Il provvedimento contiene, tra l'altro, le misure economiche cui gli Ato dovranno attenersi per uscire dall'attuale situazione di crisi. Per incrementare la percentuale di raccolta differenziata sono previste misure che coinvolgeranno tanto i sindaci che i cittadini. Ai Comuni che saranno riusciti a raggiungere la percentuale minima del 30% di raccolta differenziata verranno assegnate premialità in denaro la cui copertura finanziaria verrà dalle penalità inflitte ai Comuni che invece non avranno centrato l'obiettivo. Ai cittadini sarà garantita una modalità per attestare la quantità di rifiuti differenziati effettivamente smaltiti, e ne deriveranno sconti sulla Tarsu o sulla Tia, o punti da spendere presso esercizi commerciali convenzionati. Anche in questo caso la copertura economica deriverà dalla corrispondente penalità sulla Tarsu o sulla Tia inflitta ai cittadini che non abbiano raggiunto l'obiettivo. Gli Ato, dopo un'analisi della situazione finanziaria, dovranno prevedere un piano di rientro affidabile entro quattro-cinque anni. I Comuni dovranno far confluire i fondi della Tarsu in un conto vincolato a favore dell'autorità d'ambito e prevedere nei propri bilanci i fondi per coprire entro l'anno successivo la Tia eventualmente non riscossa. Non appena i cittadini pagheranno quanto dovuto, ai Comuni saranno restituite le somme sborsate. L'Arra effettuerà un monitoraggio costante per individuare gli Ato che avranno raggiunto gli obiettivi indicati e riferirà al presidente della Regione per le conseguenti determinazioni.Entro il 5 agosto prossimo i Comuni dovranno approvare in Consiglio comunale lo Statuto dell'autorità d'Ambito. Entro il 4 settembre il sindaco del Comune che ha il maggior numero di abitanti all'interno dell'Ato deve convocare tutti gli altri sindaci per costituire il consorzio e sottoporre all'assemblea dei sindaci lo Statuto definitivo, che dovrà essere approvato entro il 4 ottobre dai Comuni rappresentanti almeno la metà più uno degli abitanti dell'intero Ato. Entro il 31 ottobre i Comuni ricadenti nell'Ato devono costituirsi in consorzio. Entro il 30 novembre deve essere nominato il CdA del consorzio, che dovrà insediarsi entro il 31 dicembre. Fino al 28 febbraio 2009 le società d'ambito AG2, CL1, CT4, EN1, ME3, PA3, RG1, SR1 e TP1, anche se in fase di liquidazione, dovranno assicurare con la propria struttura organizzativa il supporto operativo e il funzionamento dei nuovi consorzi, mentre ME5 dovrà svolgere la stessa funzione per il nuovo Ato «Isole minori». In caso di inadempienza nell'attuazione del cronoprogramma, l'Arra commissarierà i soggetti inadempienti. (agi)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/21/2008

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