Vieni avanti tu che a me vien da ridere

Vieni avanti tu che a me vien da ridere Riceviamo da Giovanni Rosa e pubblichiamo: Egr. Direttore, Regolarmente una signora al telefono dice alla mia compagna che gli è piaciuto il mio ultimo pezzo…questa volta vedrò di essere meno serio e come il tale della barzelletta le dirò vada avanti lei che a me viene da ridere…. Il mondo è tutta una comica ... a Vulcano gli ambulanti che ostruivano la curva sono stati trasferiti; la curva è libera ma davanti alle terme la strada è completamente ostruita da banchetti e turisti giornalieri… L’isola è disseminata di sacchetti pieni di scarti dei picnic lasciati educatamente in giro come regalo a contorno dei più consistenti mucchi di sfalci in decomposizione, come dire teneteli voi che noi ripassiamo presto... La carreggiata per il piano ha il fondo pericolosamente disastrato ma il muretto è stato lastricato per sei km da costosi ed inutili marmettoni con il sorriso di chi li ha ordinati… Il mio vicino mi ha chiesto di vedere al computer i 27 nomi legati alla faccenda di cui si parla, ho risposto che sono soltanto nomi di fantasia perché chi veramente ha preso i soldi li ha mandati avanti perché a lui o a loro “gli veniva da ridere“… Sei operazioni di polizia, sette grammi di fumo, un grammo abbondante a testa!!!!….tutto il resto è rimasto indietro perché chi ne spaccia dei chili continua a ridere… Una locandina fa il giro del villaggio, un personaggio ha lasciato la funzione civica per dedicarsi ad una attività di massaggiatore orientale, sicuramente qualcuno lo ha mandato avanti perché tenuto conto della mentalità siciliana, gli veniva da ridere. Ecco il ferragosto imperversa, quindici giorni di follia, poi torneremo alle facezie invernali, alla pesca metodica e alla raccolta delle uve, in simpatia vi dedico queste righe sperando che a quel qualcuno che può sentirsi offeso, anche a lui stavolta gli “ venga da ridere”.

a cura di Peppe Paino