(ASCA) - Palermo, 13 set - Arrivano aspre critiche dall'Udc siciliano al decreto dell'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, relativo alla modifica delle regole sull'accreditamento istituzionale, che consente ai laboratori d'analisi di erogare prestazioni a carico del Sistema sanitario Regionale.
''Col nuovo decreto, infatti - recita una nota del gruppo Udc all'Ars e del segretario regionale Giampiero D'Alia - si metteranno fuori dal sistema tutte quelle strutture che non raggiungono le 100 mila prestazioni per il 2013 e le 200 mila prestazioni per il 2014. In questo modo - spiegano ancora gli esponenti del partito di Casini - molti laboratori dell'Isola rischiano di chiudere''.
Precisano inoltre che ''tale decreto ha avuto il parere contrario della Commissione Sanita' dell'Ars e non e' passato dall'Assemblea regionale che ha competenza in materia: cio' non solo e' illegittimo ma, a fine legislatura e con un governo che opera in regime di prorogatio per l'ordinaria amministrazione, e' assolutamente irragionevole''.
In sostanza, il gruppo Udc all'Ars e D'Alia, ''esprimono solidarieta' ai titolari e al personale dei laboratori d'analisi che stanno combattendo una battaglia per la loro sopravvivenza''.
''L'Unione di Centro - conclude la nota - fara' quanto possibile per impedire che il decreto venga attuato, presentando un ordine del giorno urgente all'Assemblea Regionale e ponendo sin d'ora la caducazione del decreto Russo tra le priorita' della prossima legislatura''.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/13/2012
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