Michele Merenda
SALINA – La Biblioteca Comunale di Malfa, lavorando in sinergia con il Centro Artistico Culturale Eoliano di Lipari, ha fatto sì che l’addetto culturale Antonio Brundu approdasse a cavallo di settembre ed ottobre anche quest’anno in terra toscana in compagnia dello scrittore liparese Italo Toni, approfondendo ulteriormente il lato spirituale del proprio viaggio. Se il pretesto era quello di presentare nella città di Petrarca e Mecenate l’ultimo libro (il dodicesimo) dell’autore di Quattropani intitolato “Ad un passo dal Settimo Cielo”, i due eoliani si sono poi addentrati in luoghi di culto dalla secolare tradizione, tra misticismo e mistero, per ravvivare quella che è la fiamma della propria Fede. Infatti, dopo la presentazione del testo all’interno dell’atelier della pittrice Sonia Fiacchini, organizzata da Sergio Pizzi e Lara Giannecchini, Brundu e Toni hanno potuto ammirare quelli che l’attore aretino Francesco Maria Rosi ha definito due fari della cristianità: il convento della Verna ed il monastero di Camaldoli. Il primo è il luogo in cui S. Francesco ricevette le stimmate, definito da Dante Alighieri “crudo sasso intra Tevero e Arno” e che ad oggi risulta frequentato da frati e pellegrini che provengono da varie parti del mondo, senza dimenticare che Giovanni Paolo II pregò davanti la Crocefissione di Andrea della Robbia; il secondo, invece, di cui quest’anno ricorre il millenario, venne fondato da S. Romualdo nel 1012 ed è attraversato dall’esperienza benedettina riformata. In quello che quindi vuole essere metaforicamente un viaggio ultraterreno, tra monasteri che nelle nebbie portano avanti le antiche regole e letture di testi sacri, i due isolani non potevano non approdare nella valle del Casentino costellata da imponenti castelli medievali, dove cioè visse in esilio proprio Dante Alighieri. Fu qui che il sommo poeta compose molti importanti passaggi di quella che oggi viene riconosciuta come la “Divina Commedia”.
Da segnalare poi la presentazione del libro di Toni a Loppiano presso l’Auditorium del Santuario “Maria Theotòkos”, sede di culto del movimento dei Focolarini, posto in cui i due eoliani hanno sempre trovato calda accoglienza. Oltre alla presentazione dello stesso Brundu (da tanti anni giornalista) e del già menzionato Francesco Maria Rosi, occorre menzionare la partecipazione a questi incontri di personaggi come il noto giornalista Walter Cerquetti, la poetessa Maria Antonietta Oppo, i giornalisti de “La Nazione” Marco Botti e Dory D’Anzeo, oltre alla pittrice Barbara di Leonardo Giaccai, che ha curato l’immagine di copertina del libro con un rilevante “Cristo, Sum Salus Mundi”. Detto che anche stavolta Brundu e Toni sono stati ospiti del Seminario Vescovile d’Arezzo, l’occasione è stata propizia per la pianificazione di un eventuale gemellaggio tra le isole di Lipari e di Salina con la città aretina. (nella foto, da sinistra: Cerquetti, Toni e Brundu)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/16/2012
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