Influenza stagionale, cosa c'è da sapere

Influenza stagionale, cosa c'è da sapere Da stasera Lipari.biz si arricchisce della preziosa collaborazione del dott. Giuseppe Sippelli, medico pediatra di base alle Isole Eolie: Giuseppe Sippelli L'influenza stagionale sta facendo registrare in queste settimane il suo picco. Intere famiglie stanno facendo i conti con la sintomatologia abbastanza importante e fastidiosa. Nelle ultime 3-4 stagioni l'influenza stagionale aveva fatto registrare un "trend" abbastanza normale sia come durata che come incidenza e gravità delle complicanze. Quest'anno c'è una recrudescenza rispetto al passato recente. Inoltre, in questa stagione, buona parte della popolazione è sfuggita alla routine vaccinale stagionale per molteplici motivi fra cui l'"ansia" per il ritiro di milioni di dosi dal commercio in seguito a controlli del Ministero della Salute per sospetta contaminazione di diversi lotti. Come per tutte le patologie infettive le fasce della popolazione più esposte al contagio e/o alle eventuali complicanze sono quelle cosiddette "a rischio" cioè bambini, anziani, pazienti con patologie croniche (diabete, ipertensione, malattie autoimmunitarie, tumori,ecc). Costoro, infatti, presentano ridotte difese dell'organismo sia generali aspecifiche sia immunitarie specifiche rispetto ai soggetti in normali condizioni di buona salute. Sintomi comuni dell'influenza stagionale sono: dolori osteomuscoloarticolari, cefalea, astenia, febbre anche alta, tosse, rinorrea, dolori addominali spesso con nausea e vomito. È opportuno consultare subito il proprio medico e/o pediatra di base già alla comparsa dei primi sintomi; sconsigliata la automedicazione. Oltre che all'uso dei comuni farmaci antiinfiammatori antifebbrili e antidolorifici da usare sotto consiglio medico è utile l'associazione con sintomatici della tosse aerosolterapia spray gola e l'uso di fermenti lattici intestinali e di soluzioni reidratanti-polivitaminiche oltre che di una alimentazione idonea per non stressare ancora di piu' un organismo che deve difendersi dall'influenza. Nei soggetti a rischio con patologie croniche è importante la "personalizzazione della terapia" in relazione ai farmaci già assunti. Nei bambini e negli anziani SOLTANTO il vostro medico e/o pediatra deve valutare caso per caso l'uso di antibiotici, cortisonici o altri farmaci specifici per prevenire o trattare le complicanze frequenti, come detto, nei soggetti a rischio (otiti, bronchiti, broncopolmoniti, gastroenteriti, cistiti, nevriti, crisi asmatiche).

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/2/2013

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