Comunicato M5S
Domenica 10 marzo siamo stati a Stromboli per un incontro con alcuni cittadini, nell'ambito del progetto di "ASCOLTO" della cittadinanza, ed è stata un'ottima occasione per parlare un po' in generale della situazione dell'isola.
E' stata una splendida giornata organizzata ottimamente da Pierpaolo Cincotta che ci ha ricevuto ed ha ospitato la riunione nel suo locale.
Ci piacerebbe riassumere qua le tematiche che abbiamo affrontato durante la giornata:
1 – SMALTIMENTO RIFIUTI
Le persone con le quali abbiamo parlato hanno dimostrato di avere una sensibilità molto sviluppata verso questo tema. Addirittura ci hanno raccontato che anni fa i cittadini dell'isola avevano iniziato durante il periodo invernale a sperimentare, di loro spontanea iniziativa, una metodica nuova di raccolta rifiuti, che sinceramente rispondeva in maniera sorprendentemente alle metodiche “Rifiuti Zero”.
Avevano rimosso i cassonetti, organizzato una raccolta differenziata effettuata porta a porta con un' ape, differenziando la raccolta dei vari tipi di rifiuti in differenti giorni della settimana, insomma tutto quello che oggi dovremmo cominciare a fare tutti quanti. Splendido! E il risultato?
La ATO gli ha intimato, così ci hanno detto, di riposizionare i cassonetti e riprendere a fare tutto come prima, altrimenti li avrebbero denunciati. Sarà anche vero che il posizionamento dei cassonetti è al momento obbligatorio, ma vista l'ottima iniziativa poteva essere un' occasione per fare ciò che hanno fatto in tutti i comuni virtuosi, cioè far partire un progetto pilota per consolidare ed ottimizzare i meccanismi di gestione da esportare poi nel resto dell'arcipelago.
Stromboli si presta ottimamente per questa cosa, gli abitanti sono molto predisposti, è una cosa da tenere in considerazione in futuro.
Con la nuova tariffa sui rifiuti si pagherà il costo dell'illuminazione stradale nella bolletta, e gli abitanti di Stromboli che hanno rifiutato l'illuminazione stradale per ridurre l'inquinamento luminoso della loro isola e che in larga misura usano compostiere nelle loro case, dovranno pagare come gli altri? Urge passaggio alla tariffa “puntuale” per premiare quelle comunità che sanno vivere in modo eco-stenibile.
Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con Carmoz Aimèe, che da anni si dedica alle metodiche “Rifiuti Zero”, una signora di 84 anni che trasmette una vitalità incredibile e che speriamo possa aiutarci ed aiutare tutto l'arcipelago nel tempo a sviluppare un processo virtuoso e sostenibile di riciclo, riuso e smaltimento.
2 – SBARCO TURISTI DAI BARCONI
Questa al momento sembra essere la principale problematica da affrontare per il benessere dell'isola. Un esempio di come una cosa che potrebbe essere ( ed è senz'altro! ) una risorsa si tramuta in un grosso problema. Vediamo perchè...
Durante la stagione estiva approdano sull'isola diversi barconi provenienti sia dalle altre isole che dalla Calabria, in genere concentrandosi spesso tutti alla stessa ora ( 16,30 / 17,00 ) , sbarcando i loro passeggeri per al massimo un'ora, per poi imbarcarli e portarli a vedere la Sciara del fuoco all'imbrunire. Considerato che questi mezzi arrivano a trasportare 400/500 persone, a volte si riversano sul porto dalle 3000 alle 4000 persone CONTEMPORANEAMENTE, e ciò produce diversi effetti devastanti sul delicato equilibrio dell'isola. Intanto in una sola ora i turisti non riescono neanche a fare un giro tranquillo per i negozi e le attività del posto, tanto più che si crea una specie di fiume umano che finisce per congestionare le piccole viuzze di Stromboli, creando così un rapporto NUMERO TURISTI/VENDITE EFFETTUATE molto basso. Le attività dell'isola non riescono dunque ad approfittare appieno economicamente di questi forti flussi.
L'impatto ambientale e igienico è notevole, se anche solo la metà di queste persone porta con se un sacchetto della spazzatura oppure va in bagno ( e dove? Nelle attività del luogo, ovviamente... ) ciò comporta un enorme spreco di acqua ( 7/9 lt ogni volta che si tira l'acqua del water, in più l'acqua usata per lavarsi le mani ) ed un esagerato accumulo di rifiuti, normalmente indifferenziati. Oltre a questo gli abitanti di Stromboli lamentano la scarsa disciplina in mare che dimostrano i comandanti di questi barconi. La parola d'ordine è DI FRETTA perchè come sappiamo questi giri turistici hanno tempi programmati in modo molto serrato, dunque si avvicinano alla costa a forte velocità causando disagi ai bagnanti.
Come si può immaginare tutto ciò contribuisce a creare un atteggiamento ostile dei cittadini verso questi turisti mordi e fuggi, oltre ad un disturbo costante della quiete di quei visitatori che invece hanno scelto di passare una settimana o più sull'isola proprio perchè tra le più tranquille, ed invece si ritrovano inghiottiti da orde di turisti che corrono di fretta qua e là, magari riportando la brutta esperienza agli amici una volta tornati nelle proprie città.
Tale situazione è insostenibile oltre che alquanto sgradevole e va immediatamente corretta, è vitale riportare armonia nel rapporto cittadini/turisti. Come?
La soluzione ci viene dai cittadini di Stromboli stessi, che hanno le idee ben chiare.
Vi riporto una frase presa dal sito del comune di Venezia riguardo un problema analogo:
“Il Comune di Venezia regolamenta l'accesso dei bus turistici all'interno del proprio territorio istituendo la Zona a Traffico Limitato BUS (ZTL BUS) al fine di organizzare il traffico verso Venezia e la Città Storica, rendendo compatibile lo straordinario afflusso turistico con la vita ordinaria dei cittadini residenti. “
Ci servirebbe istituire una ZAL, se Ci passate il termine, o Zona ad Attracco Limitato!
E' necessario frazionare durante la giornata l'attracco di questi barconi e vincolarne la sosta ad un orario minimo prestabilito ( ad es. 3 o 4 ore ) regolamentando in modo che un barcone non possa attraccare finchè non molla le cime il precedente. Questo tipo di regolamenti comunali sono adottati in innumerevoli comuni, comunque laddove vi è un centro storico di particolare pregio, una realtà come Venezia, e il delicato ecosistema di Stromboli va certamente tutelato alla stessa maniera.
Le attività potrebbero beneficiare appieno del ritorno economico e le visite sull'isola si svolgerebbero in modo meno congestionato.
I cittadini propongono inoltre una rimodulazione dell'attuale gestione del ticket di sbarco, si potrebbe per esempio vincolare la spesa delle somme raccolte, da destinare proporzionalmente in quelle isole dove viene riscosso e non gestirlo in un unico calderone, posto che il ticket stesso è concepito come compensazione dei disagi che il notevole afflusso turistico causa al territorio.
segue
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/12/2013
dalla nostra Daniela Bruzzone
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