Gazzeta del Sud
Michele Cimino
Palermo- "Così è (se vi pare)". Col titolo della celeberrima opera teatrale di Luigi Pirandello, si potrebbe sintetizzare il lungo dibattito di ieri sera all'Ars sul piano di rientro del deficit sanitario che l'assessore regionale Massimo Russo sta cercando di attuare per evitare che il governo centrale affidi il compito di abbassare i costi della sanità siciliana ad un commissario. In proposito, l'assessore Russo è stato molto chiaro, precisando che si tratta di applicare l'accordo raggiunto l'anno scorso tra il ministero della Salute, il ministero delle Finanze e il Governo Cuffaro. Accordo assolutamente immodificabile.Ricordato, quindi, di non essere un tecnico della sanità, ma di essergli stato affidato l'incarico per mettere ordine nel settore, Russo ha precisato che nell'applicare il piano di rientro, si muoverà all'insegna delle "quattro erre", responsabilità, regole, rigore e risultati, puntando alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale e alla riqualificazione della spesa. Quindi, ha chiarito la metodologia di intervento, riassumendo i punti chiave degli interventi da attuare in tempi rapidi per il rientro della spesa di oltre 400 milioni di euro nel 2008. Inoltre si propone di dar vita ad un piano sanitario all'insegna della trasparenza, semplificando le norme che regolano la materia sanitaria. «Dovremo - ha aggiunto - anche intensificare i controlli diretti e indiretti sulla spesa e sulle attività dei dirigenti delle aziende ospedaliere e delle Ausl, perché deve essere chiaro a tutti che è necessario tagliare gli sprechi per riqualificare l'offerta, senza limitare l'assistenza sanitaria, ma anzi integrando i servizi secondo le esigenze del territorio. A breve potremo lavorare su una mappa del reale fabbisogno sanitario della Sicilia, strumento fondamentale per sviluppare un'azione efficace».In particolare, l'azione di Russo, si svilupperà in tre fasi: fase territoriale di educazione alla salute e prevenzione, medicina di base e continuità assistenziale, medicina specialistica, che faranno da filtro al ricovero ospedaliero; fase ospedaliera per la gestione della fase acuta o di riacutizzazione della malattia; fase territoriale di assistenza post-acuzie in strutture semiresidenziali e/o residenziali, assistenza riabilitativa, sia ambulatoriale che domiciliare, assistenza geriatrica, salute mentale. Per Russo, inoltre, sarà imprescindibile la formazione degli operatori, il ripensamento del sistema delle aziende sanitarie, la costituzione di una rete integrata di attori e di organizzazioni di servizio e la creazione di sinergie.
«In sostanza - ha spiegato - dobbiamo ribaltare l'attuale filosofia sanitaria e fare in modo che siano le strutture ad essere funzionali alle attività e alle prestazioni che realmente sono necessarie». Quindi, ha fornito alcune testimonianze riguardanti la criticità del sistema, rilevando che, sulla base dei dati del consuntivo 2007, la spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera è ammontata complessivamente a 1,5 miliardi di euro pari al 19% del fondo sanitario regionale della spesa sanitaria complessiva. Comunque, con le misure già adottate, «siamo nelle condizioni - ha detto Russo - di potere conseguire l'ulteriore obiettivo del 16,4% posto dalla finanziaria del 2007». Sempre in riferimento all'anno scorso, le 1.556 strutture della specialistica convenzionata esterna (branche a visita, radiologia, laboratori di analisi, fisiokinesiterapia, emodialisi) hanno fatturato quasi 520 milioni di euro, pari al 6% della spesa complessiva. Le azioni previste dal piano tendono a una rideterminazione degli aggregati di spesa e dei relativi budget. Per il "118", il cui costo complessivo è fissato in 178 milioni di euro, Russo ha detto che sono previste in iniziative per la riduzione annuale del 3% della convenzione con la Croce Rossa, nonché la riduzione del numero delle ambulanze. «Sull'assistenza ospedaliera pubblica e privata - ha concluso Russo - è necessario procedere ad accorpamenti, trasformazioni e di conseguenza a riduzioni del numero delle aziende private e alla riduzione dei posti letto». «L'imponente dimensione dello sforzo e dell'impegno che ci vengono richiesti - ha concluso Russo - grava certamente sulle spalle dell'assessore, che volentieri intende condividere questo gravoso fardello con tutti coloro che condivideranno strategie e metodi di intervento». Al dibattito, moderato dal vice presidente vicario dell'Ars Santi Formica, peraltro da molti degli stessi protagonisti definito "accademico", in quanto consapevoli che il piano esposto dall'assessore era immodificabile, sono intervenuti gli onorevoli Giuseppe Laccoto, Baldo Gucciardi, Roberto De Benedictis, Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici del Pd, Salvino Caputo, Antonino Scilla e Innocenzo Leontini del Pdl, Paolo Colianni, Lino Leanza e Cateno De Luca del Mpa, Rudy Maira e Nino Dina dell'Udc. Nel concludere i lavori d'aula, l'on. Formica ha convocato per oggi pomeriggio la conferenza dei capigruppo che dovrà stabilire le iniziative legislative da approvare prima della sospensione per le ferie estive.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/24/2008
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