Lipari- Primo caso di embolia alle Eolie. Un sub è risalito in superficie , velocemente, senza rispettare le tappe della decompressione accusando problemi agli arti inferiori. L’uomo M.C. 35 anni di Roma si trovava con amici in barca a vela a Salina. Domenica, dopo l’immersione pomeridiana si è sentito male e intorno alle 22,00 è stato trasferito con l’elisoccorso da Salina all’ospedale di Lipari. Dopo una notte di trattamenti in camera iperbarica, assistito dalla dott.ssa Lidia Alagna con il supporto dei tecnici Malpieri e Giacona ora è fuori pericolo ma dovrà proseguire le cure per tutta la settimana.
Va ricordato che la camera irbarica di Lipari è un punto di riferimento per tutta la Provincia, un servizio d’emergenza che , tuttavia, viene coperto attualmente da soli due medici sui quattro previsti. E impensabile non potenziare il servizio, specie in vista della stagione estiva. E, però, sempre utile ricordare ai sub, specie quelli alle prime armi , che si avvicinano con troppa sicurezza al mare senza le dovute conoscenze di documentarsi.
Dopo un'immersione, non possono essere sottovalutati i minimi segnali di stanchezza muscolare, di formicolio agli arti o anche e soprattutto di insufficienza respiratoria. Il rispetto dei tempi di decompressione, che si insegna in ogni corso tenuto da personale qualificato, è sicuramente il consiglio più utile . «Intervenire entro le prime due ore dal sintomo di embolia – ha ricordato il dottor Antonino Indaimo della Camera iperbarica dell’Ospedale di Lipari – può non solo salvare la vita ma anche evitare conseguenze e danni permanenti.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/30/2013
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