Fino al 15 settembre al Museo di Roma c’è un grande omaggio alla capitale: la mostra Luoghi comuni. Vedutisti inglesi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo nelle opere grafiche del Museo di Roma. Esposte vedute cittadine e immagini della campagna romana: scorci capaci di catturare la creatività dei pittori che, per ritrarli, si sottoponevano a spostamenti faticosi e pericolosi, in zone martoriate da malaria e briganti. Tra le opere esposte, le vedute di Richard Cooper, maestro scozzese dell’acquatinta, in Italia dal 1770, le litografie di Edward Lear, dedicate ai territori intorno a Roma e pubblicate a Londra nel 1841 e quelle di Arthur John Strutt, particolarmente interessato agli aspetti caratteristici della campagna romana. E anche parte della produzione del celebre esteta John Ruskin, uno che, pur venendo molte volte in Italia, non subì mai il fascino di Roma, trovandola sporca e in stato di abbandono. Acquerelli e incisioni sono stati selezionati tra due dei fondi più interessanti del Museo di Roma: la raccolta del barone Basile de Lemmermann e quella di Anna Laetitia Pecci Blunt, entrambi colti e appassionati collezionisti di opere a soggetto romano, che decisero di donare in eredità al museo per permettere ad un pubblico più vasto di goderne. L’esposizione è un’occasione per esporre opere della collezione museale che possono essere esposte a rotazione per la loro sensibilità alla luce. Fino a metà settembre.
a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 5/7/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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