Al Roseto Comunale, uno dei luoghi più profumati della Capitale, si è svolta la settantunesima edizione del “Premio Roma”, prestigioso concorso internazionale, che premia nuove varietà di rose ottenute da ibridatori stranieri e italiani. Quest’anno ha vinto il premio più importante, per la categoria ibride di tea (H.T.) la rosa Eveparo, dell’ibridatore francese Eve. L’area del concorso rimarrà aperta al pubblico fino al 24 giugno, tutti i giorni, festivi compresi, dalle 9 alle 19.30 con ingresso gratuito. Le visite guidate, gratuite anch’esse, si possono prenotare telefonando al Roseto (06.5746810) oppure inviando una mail a premioroma@comune.roma.it. Ma il Roseto, che ospita una collezione permanente di milleduecento esemplari di rose provenienti da tutto il mondo, vale una visita anche per chi non è particolarmente sensibile al fascino floreale, disposto com’è ad anfiteatro sulle pendici dell’Aventino, in una scenografia unica - a ridosso del Circo Massimo, di fronte al Palatino. Un luogo storicamente vocato alla sacralità e alla bellezza, dato che Tacito, negli Annales, parla di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, "floralia", si tenevano in primavera nel Circo Massimo. Ricoperto di orti e vigne fino a tutto il XVI secolo, divenne poi, nel 1645, Orto degli Ebrei, destinato ad ospitare anche il piccolo cimitero della Comunità. Dopo il trasferimento del cimitero ebraico al Verano, avvenuto nel 1934, l'area rimase incolta fino al 1950, quando divenne sede del nuovo roseto comunale. Come ringraziamento alla Comunità ebraica, che aveva permesso di ricreare il roseto in un luogo sacro, venne posta all'ingresso del giardino una stele in ricordo della precedente destinazione, mentre i vialetti del parco furono forgiati seguendo lo schema della Menorah, il candelabro a sette bracci simbolo dell'Ebraismo, schema che conservano tutt’oggi. Fino al 16 giugno profumi e bellezza in uno scenario davvero unico.
Tutti al Roseto Comunale
Fino al 16 giugno aperta al pubblico gratuitamente l’area del concorso
a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 6/10/2013
dalla nostra Daniela Bruzzone
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