Gazzetta del sud
Messina- I giudici della Corte d'Appello di Messina hanno parzialmente riformato la sentenza di primo grado emessa il 18 marzo 2011 nei confronti di un imputato accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina di Vulcano che due anni fà aveva poco più di 14 anni.
La giovanissima-secondo l'accusa- era stata costretta a subire gli abusi sessuali che sarebbero stati compiuti congiuntamente dall'ex fidanzatino minorenne e da un adulto che si era offerto come mediatore per chiarire i dissidi sorti tra i due giovani.
I giudici del Tribunale di Barcellona in primo grado avevano condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione ed al pagamento di una provvisionale di 30 mila euro in favore della vittima , Francesco Assenzio, 42 anni, di Messina, riconosciuto colpevole di aver violentato con il concorso e la partecipazione di un sedicenne, all'epoca quattordicenne e fidanzato con la giovane.
Adesso in Appello c'è stata una riduzione della pena di un anno. L'uomo- se confermata la sentenza in Cassazione - dovrà scontare 3 anni e 6 mesi . Nella notte fra il 3 e il 4 aprile del 2010 l'adulto e il ragazzo avevao convinto la quattordicenne a recarsi all'interno della tensostruttura geodetica polifunzionale " I palloni" di Vulcano. Una volta all'interno il minore si sarebbe appartato con la ragazzina all'iterno di un bagno. Poco dopo la coppia sarebbe stata raggiunta dall'adulto che sarebbe riuscito ad usare violenza alla ragazza con la complicità del minore.
I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avv. Piero Bertolone e Gianluca Pantano. L'imputato è stato difeso invece dall'avv. Massimiliano Spitaleri del foro di Catania. (l.o.)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/23/2013
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