All’epoca i preziosi erano stati raccolti in contenitori eterogenei definiti dall’attribuzione dell’oggetto all’entità di culto prescelta dal donatore, rendendone precaria la custodia, sommario l’inventario, impraticabile l’esposizione e la valorizzazione culturale pubblica. Le donazioni sono in prevalenza anonime, rari i riferimenti alle motivazioni a offrire gli ex voto.
Diverse le attività nelle quali i volontari sono impiegati: si inizia dall’attribuzione di un codice alfanumerico univoco correlato a due scatti fotografici (di cui uno tecnico con etichetta e unità di misura).
Successivamente si passa alla cartellinatura e stoccaggio in contenitori multipli. Necessaria l’elaborazione, la calibrazione e l’ordinamento delle immagini acquisite, il tutto per elaborare un catalogo generale e una banca dati digitale accessibile in rete.
Numerosi sono i partners istituzionali: come la parrocchia – Giuseppe Di Mauro, la Stazione dei Carabinieri – Salvino Antioco.
Lo sponsor, che ha aiutato l’associazione per l’acquisto delle attrezzature, materiali e software, è Michele Giovannetti di Aroph Spagiria
Data notizia: 12/6/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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