L'assessore alla Formazione della Regione siciliana, Nelli Scilabra, ha firmato la direttiva per l'immediata revoca dell'accreditamento degli enti Aram, Ancol e Lumen coinvolti nell'inchiesta che a Messina ha portato agli arresti di 10 persone, tra le quali le mogli del deputato regionale del Pd Francantonio Genovese e dell'ex sindaco della città Giuseppe Buzzanca (Pdl). "Il governo regionale - ha detto Scilabra - non può indugiare dinanzi a fatti così gravi, pertanto interrompiamo i finanziamenti a questi enti e sospendiamo qualsiasi rapporto con chi ha truffato la nostra amministrazione. Non possiamo limitarci a vedere questi arresti come un fatto circoscritto al solo sistema della formazione professionale: si abbia il coraggio di aprire una nuova questione morale che investe parte della politica siciliana, quella parte che pensa ai propri affari e alle proprie campagne elettorali". "Sono profondamente disgustata - conclude - da questo sistema deviato che intreccia gli affari della politica e gli affari di alcune famiglie eccellenti. Non possiamo nasconderci dietro un dito e far finta di niente. In Sicilia esiste un sistema ben collaudato che ha trasformato il denaro dei cittadini in proprietà privata. Da mesi denunciamo e di certo non ci fermeremo". (ANSA).
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/17/2013
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