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di Alessandro Longo
«Nella prima fase il Wi-Fi darà un vantaggio immediato agli esercenti che saranno più veloci a lanciarlo. Potenzierà la fedeltà dei clienti e forse ne ruberà anche qualcuno ai concorrenti che non offrono il Wi-Fi. Capiterà insomma di evitare quel bar o quella spiaggia perché non vi trovo il servizio, disponibile invece in quello vicino». Ne sono convinti gli esperti del settore, tra questi Massimiliano Mazzarella, amministratore delegato di Futur3, azienda specializzata con circa 3mila hot spot in tutta Italia, presenti nei centri Mediaworld, Saturn, Feltrinelli, Unilever, Volkswagen. «Quando solo pochi esercenti ce l'avevano era difficile stimare questo tipo di impatto, perché navigare nei locali pubblici non era entrato ancora abitudini degli italiani. Andiamo invece verso una fase in cui gli esercenti che non si aggiornano saranno perduti. Ma questa fase durerà poco. I costi per offrire il servizio sono bassi e ora gli obblighi burocratici sono nulli, quindi ben presto tutti gli esercenti ce l'avranno. Diventerà una commodity, un po' come trovarci la toilette... Allora i vantaggi di lungo periodo saranno ben altri». Quali? «Marketing e servizi innovativi basati sul Wi-Fi. Già ora si può fare il marketing di prossimità su smartphone, ma con il Wi-Fi sarà più facile. Ti colleghi all'hot spot e vedi il coupon, le promozioni di quel locale pubblico, fast food, supermercato o negozio di vestiti che sia». Ma puoi trovarci anche notizie di eventi collegati a quel locale (un concerto live in programmazione) o sondaggi alla clientela. Lo fanno già gli esercenti che hanno aderito alla rete Luna di Futur3. «Il 30 per cento degli utenti compila i sondaggi lanciati. La pubblicità interstiziale ha un «click through rate» minimo del 1,2%, che può superare il 4 per cento se viene pianificata e un minimo messa in relazione con la navigazione dell'utente», dice Massimiliano Mazzarella. Quanto ai servizi innovativi, «alcuni supermercati come Coop e Auchan a Milano già usano la rete Wi-Fi per consentire ai clienti di scannerizzarsi la spesa con il fai da te. Gli utenti via internet si connettono agli stessi server usati dalle casse. È un sistema più economico, per il supermercato, rispetto a quelli analogici finora usati per il fai da te. Inoltre consente di tracciare meglio i consumi e di fornire promozioni personalizzate a chi si connette al Wi-Fi».
Più in generale, «l'impatto economico della diffusione del Wi-Fi pubblico sarà a vantaggio degli over the top come Google, Apple delle media company che offrono contenuti e servizi via mobile. Ma anche ne beneficeranno le startup che fanno app».
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/24/2013
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