Ai Musei Capitolini una grande mostra descrive la dinamica inventiva e produttiva di uno dei maggiori incisori e pittori del Settecento veneziano, Giambattista Tiepolo. Grazie all'esposizione di un considerevole numero di opere provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, fino al 18 gennaio è possibile scoprire cosa c'è dietro i colori brillanti della pittura di questo grande artista. Ci sono le prime illuminazioni e c’è il primo intuito, trasformato dal maestro in una progressione originale di soluzioni che valuta rapporti e connotazioni cromatiche: con l’utilizzo di diverse tecniche espressive, tra tratteggi a penna, inchiostro nero e bruno diluito in diverse gradazioni e steso con il pennello, tocchi di matita rossa e a pietra nera e lumeggiature di biacca,Tiepolo crea uno straordinario cromatismo, dando vita al disegno pittorico, considerato sua massima espressione artistica.
Quattro sono le sezioni dell’esposizione romana e contemplano disegni e una scelta di acqueforti secondo nuclei tematici salienti, declinandole secondo la gamma delle loro modalità tecniche: dal progetto ai pensieri, dai ricordi ai divertimenti e alle repliche sempre originali di Giandomenico e Lorenzo, come esercizio emulativo dell’opera paterna. A queste testimonianze si aggiunge una selezione di dipinti, con il compito di introdurre e in qualche modo rappresentare gli esiti pittorici di ciascuna tipologia grafica. La mostra presenta la pittura dell’artista veneto, che fu accompagnato nel suo percorso dai figli Giandomenico e Lorenzo in quello che possiamo considerare l’ultimo grande esempio di bottega familiare all'interno della secolare tradizione veneziana degli atelier d’arte. Fino al 18 gennaio.
di Daniela Bruzzone
Data notizia: 10/13/2014
dalla nostra Daniela Bruzzone
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