Ìsuli Eoli: la bella stagione tra fanghi, cuori e barche a vela

Lipàra e Stronghỳlē. E ancora Phoinicṑdēs e Euṑnymos. Dall’etimologia sacra a quella naturale, dalla porpora al mare e dal miele al sole. Le Ìsuli Eoli, anche quest’anno, con l’arrivo della bella stagione rappresentano meta ideale per i turisti di tutto il mondo. Dal Giappone alle Americhe, dalla Francia alla Russia, ecco arrivare visitatori carichi di aspettative, grande entusiasmo e voglia di scoprire: sette isole in sette giorni. Muniti di costume, occhiali da sole ed un pizzico di spirito d’avventura, eccoli immergersi nei i fanghi di Vulcano. Questi, centenari, insieme alle zone sulfuree in mare aperto e adiacenti alla zona dei fanghi sono sempre stati primi circa le qualità benefiche per la pelle, per la respirazione e la cura di malattie ossee. Ad attenderli dopo il tramonto, affascinati dalla bellezza di quest’arcipelago, una cena a base di pesce, profumo di basilico e gusto di pomodoro fresco. Guidati alla scoperta delle isole Eolie, in una settimana incantevole per visitarle tutte senza fretta, ogni giorno si può scoprire un’isola diversa, tra il fruscio del vento sulla vela e lo sbattere delle onde contro l’imbarcazione. Stupore, fascino e nostalgia, ecco cosa provoca la bellezza di quest’arcipelago. Come fosse un mondo a sé, un universo fuori dalla quotidianità che solo una volta tornati a casa scopriamo invece essere realtà. Spiagge sconosciute, realtà diverse che si fondono tra loro grazie alla maestria di abili pescatori, suonatori tipici e chef alla ricerca di ricette sempre più antiche. Perché in fondo l’isola è anche ciò che ci sta dentro e non solo quel che si vede da fuori. È il buio della notte accompagnato dal rumore delle onde, è la signora che canta per le strade e “abbivira i ciuri” ed è la bellezza di scoprire quanto, a pochi chilometri dall’immensità marina e da fondali preziosi, esiste un luogo dove chiunque può sentirsi a casa: il cuore della gente dell’isola.

Di Martina Leone

Data notizia: 6/12/2015