C'era una volta, in un mare lontano lontano, Panarea, una donna bellissima che viveva sulle coste del Tirreno. Lei non era la classica donna prototipo di bellezza che immaginiamo adesso, alta, formosa e provocatrice, ma assomigliava minuziosamente alla Audrey Hepburn che ricordiamo in Vacanze Romane, snella, corpicino riservato e quell'immancabile sex appeal che possedeva più nella punta del naso che nel resto del corpo. La creatura aveva dei lunghi capelli biondi e ricci, gli occhi da cerbiatto di un cristallino azzurro dell'oceano e le labbra rosa che profumavano di mare. La storia narra che la bocca della donna avesse sapore di sale e che a ogni suo bacio il mare esplodesse in tempesta. Le sue mani erano la seta portata dall'onda e il suo cuore il fuoco coronato da lapilli. La donna, contraddistinta dalle altre femmine per le chiazze bianche che aveva su tutto il corpo, non si era mai innamorata, e non perché il mare non le avesse mai donato abbastanza ricchezze o perché non avesse mai incontrato nessuno, ma perché non poteva e aveva deciso, da quando era nata, di non volersi legare a nessuno, restando lì da sola per sempre. La vita però non le concedeva tutto quel che lei voleva, nonostante fossero umili richieste. Vi erano…
Di Martina Leone
Data notizia: 7/8/2015
dalla nostra Daniela Bruzzone
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