Lipari- Presentazione della domanda all'Ausl; visita medica; inoltro degli atti alla commissione superiore; eventuale visita medica di revisione presso la Commissione Superiore; ritorno degli atti alla commissione invalidi; comunicazione dell'esito all'invalido; richiesta da parte dell'invalido alla competente Prefettura dei benefici economici; emissione del decreto di liquidazione da parte della Prefettura; comunicazione da parte della Prefettura alla sede Inps per la liquidazione delle spettanze. Questo l'iter che gli invalidi civili devono seguire per poter ottenere le relative spettanze economiche di sostegno. Ma la trafila, per assurdo, si completa ordinariamente in tempi minimi di due anni. Uno dei tanti esempi di come la burocrazia complica la vita dei cittadini, anche di coloro che già versano in precarie condizioni di salute e, se sono più fortunati, dei familiari che gli stanno vicini che comunque, devono sostenere in tanti casi ingenti spese. Sulla questione, già sollevata in passato dall'ex consigliere comunale Nino Allegrino, si sta già muovendo il consigliere comunale di Alleanza nazionale, Gianfranco Guarino, che intende portare a conoscenza di tutti i colleghi e dell'amministrazione comunale, i maxi ritardi, ormai di routine, che provocano enormi disagi. Nelle Eolie, poi, la situazione è particolare a causa dell'insularità. Presso il distretto di Lipari non esiste alcun ufficio periferico preposto e le istanze di conseguenza devono essere spedite, con aggravio di costi alla sede del viale Giostra a Messina. I tempi di attesa per le visite sono imprevedibili e variano senza alcuna logica, talvolta non seguendo l'ordine di arrivo al protocollo, tanto che talune richieste vengono prese in considerazione prima di altre, proposte in epoche precedenti. A tal proposito va ricordato che la normativa prevede che l'utente riceva copia del verbale con l'esito entro 60 giorni dalla visita. Nelle isole, invece, c'è gente che aspetta notizie da circa un anno, con grave danno economico. Non essendo in possesso del verbale di invalidità, tali soggetti non possono fruire dei benefici da esso determinati: economici, esenzioni dai ticket sanitari, possibilità di ottenere protesi ed ausili vari ecc. . Frattanto cercare di sapere notizie sulle varie pratiche è un'impresa. Raramente il personale dell'azienda di Messina risponde al telefono e se lo fà, chiarisce di non poter fornire spiegazioni telefonicamente per via della privacy. Un eoliano, un invalido senza familiari stretti vicini, di conseguenza, è costretto a comandare un parente o un amico, il quale deve alzarsi alle 5 del mattino, partire con l'aliscafo, pagare un taxi e raggiungere la sede decentrata. Per scoprire, a quel punto, se va male , che non è giornata di ricevimento. O se, è "fortunato" che la pratica si trova presso un'altra commissione in attesa che altri si riuniscano per stabilire l'esistenza o meno di uno stato invalidante. A livello locale si auspica l'intervento del Prefetto, del Direttore generale dell'Ausl 5 e dell'Assessore regionale alla Sanità se non del Ministro Livia Turco per avviare quanto meno il necessario processo di riforma. Nel caso delle Eolie, occorre presso il Distretto dell'Ausl di Lipari, un ufficio in grado di ricevere le istanze e di occuparsi di tutta la trafila burocratica, rispettando i tempi minimi di attesa dell'utente, ed in grado di dare risposte immediate ai quesiti degli stessi. Occorre che la Commissione Superiore verifichi gli atti in tempi rapidi, provvedendo alla visita diretta al domicilio evitando così agli ammalati fatiche indicibili per raggiungere la sede di Messina. Ma è anche necessaria l'emissione del decreto di liquidazione da parte della Prefettura entro i 60 giorni dal ricevimento della documentazione di richiesta da parte dell'assistito.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/18/2007
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