L’Isola di Vulcano, in passato, è stata chiamata Therasia, che significa “terra calda”, per essere rinominata poi Hiera, “isola sacra” al dio Vulcano. I Greci, secondo la mitologia, pensavano che qui fossero situate le fucine di Efesto, il dio del fuoco, della tecnologia e della metallurgia. Secondo la tradizione mitologica romana, invece, Efesto viene identificato con il dio Vulcano, dal quale deriva l’attuale nome dell’Isola, luogo dove sono state forgiate, con l’ausilio dei Ciclopi, le armi per gli dei. L’attività vulcanica dell’isola ha impressionato storici antichi famosissimi: Senofane, Tucidide, Aristotele, Plinio; nell’Eneide, Virgilio l’ha descritta così: "giace tra la Sicania da l’un canto e Lipari da l’altro, un’isoletta ch’alpestra ed alta esce de l’onde, e fuma".
Secondo diversi studi svolti da archeologi ed antropologi, Vulcano è identificata come l’isola dei morti; si ritiene, infatti, che i corpi dei defunti venissero trasportati qui, da tutto l’Arcipelago Eoliano, per essere purificati dal dio del fuoco con dei riti sacri.
Per le sue caratteristiche geologiche, l’isola è sempre stata soggetta a lavori di estrazione di allume e zolfo e la sua popolazione, in passato, è stata costituita da forzati e schiavi costretti all’attività di minatori. Lo sfruttamento minerario ha avuto inizio nel periodo dei Romani ed è proseguito fino all’epoca dei Borboni ed è proprio sotto la dominazione borbonica che l’attività raggiunge il suo apice, tanto da tramutarsi in industria. Durante la prima metà dell’Ottocento ha avuto termine, però, il loro dominio e, nel 1860, la parte settentrionale dell’Isola viene acquistata dal britannico Stevenson che continua l’attività mineraria, pianta i primi vigneti al Piano e costruisce la sua villa. Egli, inoltre, ha fatto costruire una mulattiera che permetteva di accedere direttamente all’interno della voragine del cratere, nella quale sono stati fabbricati ricoveri in muratura per gli operai. La notte del 3 agosto 1888, però, Vulcano si risveglia ed esplode, facendo saltare in aria parte del cratere della Fossa e alcuni galeotti che, al momento, vi stavano lavorando all’interno per estrarre minerali di zolfo.
Continua…
di Francesca Zampaglione
Data notizia: 12/1/2016
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