Continua la nostra intervista alla dott.ssa Monica Blasi…
I problemi di conservazione di queste specie sono legate principalmente al fattore umano, ovvero turismo e pesca? Come appare la situazione nelle Isole Eolie?
Sì, esistono problemi di natura antropica che rappresentano un pericolo per il tursiope e la Carretta carretta. Il tursiope, vivendo nelle acque costiere, risente particolarmente degli impatti dell’ambiente costiero. Per noi la cosa più importante è studiare queste specie, perché la conoscenza deve essere alla base delle nostre attività di conservazione. Dopodiché, quando nelle Eolie verrà instituita l’area marina protetta, grazie alle informazioni raccolte attraverso i nostri progetti di ricerca, potremo fare delle proposte eccezionali, per integrare la conservazione di questi animali nell’area marina protetta.
Attualmente quale è il vostro obiettivo più importante, la vostra missione?
Vorremmo che i risultati dei nostri progetti di ricerca fossero considerati e integrati a livello delle amministrazioni locali e della gestione delle isole. Questi animali, questo mare sono risorse da tutelare e conservare, in quanto rappresentano il futuro economico delle isole, legato principalmente al turismo. In futuro vorremmo anche ampliare i nostri studi, aprendo un centro di ricerca più ampio che abbia uno spazio specificamente dedicato al soccorso delle tartarughe. Vorremmo anche aprire un museo del mare, accessibile ai turisti.
di Livia Gallarati
Data notizia: 5/4/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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