Il respiro del vulcano

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sta coordinando un esperimento internazionale: alle Isole Eolie si studia il respiro dello Stromboli. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare, in maniera ancora più dettagliata, l’attività eruttiva di questo vulcano, registrando il suo respiro tramite l’utilizzo di microfoni e sismografi. Grazie a queste nuove analisi, si otterrà una mappatura completa delle manifestazioni vulcaniche di Stromboli.

Per realizzare questo lavoro, sono stati installati telecamere termiche e microfoni, con stazioni sismo-acustiche, sulla sommità del vulcano: grazie alle sequenze video ad alta velocità ed alle immagini con riprese ad infrarossi che si otterranno, sarà possibile registrare ogni singolo evento esplosivo che avrà luogo e si potrà realizzare una mappatura in tempo reale dei prodotti di eruzione. Per merito di un drone, verrà ricostruita la morfologia dell’area sommitale. Si otterranno, inoltre, indicazioni dettagliate riguardanti la colonna magmatica di Stromboli ed il suo evolversi e manifestarsi durante le attività eruttive. Per merito di queste analisi, sarà possibile, finalmente, prevenire ognuna delle eruzioni che risultano essere più intense del normale.

Luigi Lodato, appartenente alla sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha parlato così di questo progetto: “queste tecnologie consentono di osservare l’evoluzione in superficie dei fenomeni vulcanici, legati alla pressione nella camera magmatica e alla risalita del magma nei condotti, processi fondamentali che precedono un’eruzione”. Queste, invece, le parole di Piergiorgio Scarlato, ricercatore della sede di Roma dell’Ingv: “l’obiettivo dello studio è quello di migliorare la comprensione dei processi associati all’attività esplosiva del vulcano”.

di Francesca Zampaglione

Data notizia: 11/4/2016