Legambiente, linee di sviluppo per le Eolie (1)

Legambiente, linee di sviluppo per le Eolie (1) Lipari- Lettera aperta del presidente di Legambiente Lipari, Piero Roux, al Sindaco di Lipari Mariano Bruno e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale Pino Longo. Oggetto: Contributo al dibattito sul futuro programma della amministrazione comunale. AMBIENTE Una nuova alleanza con la natura: ambiente e territorio per lo sviluppo. Il territorio eoliano è un patrimonio di grande valore per la sua ricca biodiversità, per la sua qualità ambientale e paesistica, per la presenza diffusa di beni culturali, storici e archeologici. Rappresenta quindi una risorsa fondamentale per la qualità della vita e dello sviluppo presente e futuro. Le Eolie dotate di ricchezze culturali ambientali e sociali sono uno dei centri propulsori del turismo siciliano. Il nostro territorio deve affrontare pressioni prodotte dalla crescente mobilità di persone e merci, dall'espansione estiva della popolazione, dal dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici e dalle diverse forme di inquinamento e di produzione di rifiuti.Le possibilità di un futuro migliore e di un rilancio delle Eolie, sono strettamente legate alla capacità di valorizzare potenzialità e vocazioni del proprio territorio, con una visione in grado di cogliere le nuove sfide come opportunità. I beni comuni ambientali, indispensabili alla vita, alla sua qualità e allo sviluppo stanno diventando risorse scarse, sottoposte a pressioni globali e a depauperamento dovuto ad un uso, spesso, improprio del territorio.Cogliere la portata di queste nuove sfide è condizione necessaria per affrontarle, ma anche per offrire nuove risposte e nuove opportunità, cooperare ad un più esteso ed equo accesso ai benefici dello sviluppo e rispondere alla domanda di un numero ormai rilevante di “consumatori di turismo” maturi. Una parte rilevante del nostro sistema produttivo è costituito da piccole e medie imprese che operano in distretti con una forte caratterizzazione territoriale. Noi crediamo che uno sviluppo locale improntato all’offerta di un territorio-ambiente di qualità sia una leva fondamentale per il rilancio delle Eolie.Un settore economico per noi rilevante, come quello turistico, può svilupparsi e sostenere una competizione internazionale sempre più accesa soltanto puntando sulla qualità integrata e multifunzionale del territorio. In definitiva, noi crediamo che la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori siano ormai un cardine della civiltà contemporanea, nonché un criterio generale per orientare lo sviluppo sociale ed economico. Si dovrà intervenire, in primo luogo, sulle grandi emergenze: i siti inquinati e da bonificare; le emergenze dell'abusivismo, attraverso bonifiche e riqualificazioni; la realizzazione o completamento delle reti fognarie e impianti di depurazione. Avviare una riflessione sulle sfide del prossimo futuro, dal nostro punto di vista di “ambientalisti impegnati” al fine di dare a questa città un futuro sostenibile. Convinti che la “ecopolis” per la quale ci battiamo, non è la città di Utopia, né tanto meno una città qualsiasi con qualche aiuola e giardinetto in più ma è una città, intanto, che torni ad essere “agorà” e dove l’ambiente si affermi nelle politiche come un elemento decisivo per portare più legalità, più benessere, più salute, più socialità. Una città più “sociale”, dove riacquistano valore i luoghi e i momenti “comunitari”. Una città del dialogo, dell’interdipendenza. Valori particolarmente cari ad una cultura come la nostra che ha sempre cercato di guardare al mondo nella sua complessità e che si batte per migliorarlo nel segno della sostenibilità sia sociale che ambientale. Bisognerà favorire uno sviluppo organico delle Eolie per aiutare noi stessi, in una visione a forte contenuto ideale ma anche squisitamente “utilitaria”. Questa utilità, abbraccia pure la sfera strettamente politico-amministrativa perchè contribuisce a rendere la città più accogliente e più “affettuosa”, verso i suoi abitanti e verso chi la guarda da fuori; perchè favorisce l’integrazione dei cittadini stranieri; perchè rafforza gli anticorpi civili ad ogni possibile deriva d’intolleranza e di violenza. Per chiudere il cerchio di una politica amministrativa davvero sostenibile, che guardi fino in fondo all’ambiente come ad un terreno privilegiato su cui fortificare e rinnovare la città sul piano anche sociale ed economico, serve, a nostro parere, aggredire le radici più profonde dei mali ambientali delle eolie, cambiando, in parte, scelte troppo timide o peggio inappropriate. La nostra è una città che sa trasformarsi e rinnovarsi, curare le proprie ferite e invertire le dinamiche negative, in una chiave che veda il miglioramento della qualità ambientale e la tutela della salute come asse trasversale dell’azione politico-amministrativa. La nostra visione futura è quella di una città più moderna e vivibile, più aperta e accogliente, con meno automobili e meno inquinamento, da girare a piedi o in bicicletta; pulita e attenta a recuperare e riciclare i propri rifiuti, a risparmiare energia e a produrla attraverso fonti rinnovabili; che mette al centro delle proprie strategie la valorizzazione del proprio incomparabile patrimonio storico e ambientale. Di una città, dove per creare nuovo lavoro e nuova economia si punti sull’innovazione, sul turismo di qualità, sulla cultura. E infine, di una città sempre più consapevole del proprio posto nel mondo, che vuol dire orgoglio di sè ma anche responsabilità per le conseguenze che il proprio modello di sviluppo determina su scala più generale, per tutte le isole del mediterraneo. Pianificazione urbana Il nuovo Piano Regolatore è una grande occasione per "ripensare" la città e migliorarne la qualità ambientale complessiva, con una vocazione produttiva legata ai beni ambientali, archeologici, alla cultura, all’informazione, alle telecomunicazioni, al turismo, all’accoglienza. Legambiente guarda al nuovo Prg quale punto di partenza per ridefinire la carta d'identità della città. Bisogna puntare sulla piccola ospitalità, sulle spiagge libere attrezzate, sulla valorizzazione degli innumerevoli siti di interesse storico, archeologico e naturalistico, sull’enogastronomia e i prodotti tipici, su una portualità diffusa ma misurata ed integrata, su attività ricreative sostenibili come, per fare alcuni esempi, l’immersione subacquea, la pescaturismo, la vacanza o il giro in barca gestite da realtà locali. Anche quest'anno, invece, alle prime giornate di sole, è tornato il problema del sovraffollamento, di un litorale invaso dalle automobili, senza praticamente nessun piano parcheggi, ma solo con il controllo dei vigili per fluidificare il traffico, con gli autobus bloccati nella stessa sede viaria delle automobili. Una situazione che si ripete ogni estate, con continui annunci di operazioni mai realizzate quale la pedonalizzazione della litoranea dando spazio al mezzo pubblico che sarebbe una scelta forte e utile per i cittadini.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/12/2008

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