Legambiente, linee di sviluppo per le Eolie (2)

Legambiente, linee di sviluppo per le Eolie (2) continua lettera di Piero Roux SVILUPPO La nuova economia dovrà valorizzare tutte le capacità personali e imprenditoriali di cui è ricco il nostro paese.In generale dovrà creare le condizioni di contesto necessarie per fare ripartire una crescita equilibrata, in armonia con il rispetto del territorio, al fine di rendere conveniente, alle imprese turistiche, artigiane e commerciali di investire sulla qualità dei servizi e sulla professionalità delle persone. La nuova amministrazione dovrà tenere presente, in ogni livello di programmazione, che l'ambiente e il territorio non sono solo “condizioni di compatibilità” per la crescita economica ma fattori di sviluppo. E questo vale in modo particolare per le Eolie, che hanno un giacimento ambientale e territoriale di straordinario valore. Noi crediamo che il rilancio economico del nostro paese sia legato alla capacità di valorizzare le grandi qualità culturali e ambientali del territorio sostenendo le loro vocazioni produttive, innestandovi le innovazioni necessarie per reggere la competitività con altri siti turistici. Il successo della nuova politica economica si misurerà dalla capacità di perseguire congiuntamente questi obiettivi: - la difesa e la promozione dei beni comuni ambientali indispensabili alla vita e allo sviluppo; - l'uso efficiente delle risorse del territorio; - la creazione di infrastrutture e di sistemi di mobilità in grado di migliorare la qualità dei territori e degli abitanti. La piena e buona occupazione permetterà di valorizzare tutte le risorse personali del nostro territorio, a cominciare da quelle preziose dei giovani e delle donne, molte delle quali restano inutilizzate. TRASPORTI URBANI Una politica dei trasporti sostenibile.Uno dei gravi limiti dello sviluppo eoliano è costituito dalla debolezza delle infrastrutture viarie e logistiche. I cittadini eoliani e le strutture ricettive si confrontano con una rete infrastrutturale,da tempo satura. Questo scenario sta producendo effetti drammatici e gravi disfunzioni sotto vari profili: impatto ambientale (posteggio selvaggio per carenze di parcheggi pubblici), consumi energetici ed emissioni di gas serra, problemi di sicurezza e vivibilità nell’area urbana (inquinamento acustico). Per risolvere il problema della congestione sulle strade urbane, riteniamo opportuno valutare anche la possibilità di ricorrere a politiche atte alla disincentivazione dell'uso del mezzo privato per le zone più congestionate ( chiusura totale del centro storico) e sequestro di scooters posteggiati in aree non autorizzate (vicoli del centro storico). Le proposte di Legambiente -avviare una fase di monitoraggio, prevenzione e repressione dell’inquinamento acustico; -avviare la realizzazione di nuovi parcheggi in una strategia complessiva di riqualificazione urbana; -riordinare le regole per il trasporto merci (il sistema di aree, servizi e tempi per il trasporto merci nella città); -organizzare, in maniera più efficace, gli spostamenti e gli interscambi dei pullman turistici nella città ma fuori dal centro storico; - pedonalizzare tutto il centro storico. La semi-pedonalizzazione del centro storico è stata una svolta preziosa e deve rimanere un punto fermo superando le resistenze di alcuni commercianti: anche perchè l’esperienza dimostra che un centro meno congestionato è un luogo dove si vive e si respira meglio ma è anche, alla lunga, un posto dove si va più volentieri per fare acquisti.Certo, è rischioso in termini di consenso – provare a modificare cattive abitudini radicate tra i cittadini nello spostarsi in città. Ora sappiamo bene che il problema del consenso è una variabile importante, ma talvolta si ha l’impressione che le “amministrazioni” sottovalutino la ricaduta “di opinione” delle proprie scelte più innovative e invece sopravvalutino la diffidenza di interessi legittimi ma particolari. TRASPORTI MARITTIMI Migliorare la qualità, l'efficienza e la sicurezza delle infrastrutture Indichiamo alcune priorità. In primo luogo la progettazione di un Piano Regolatore dei Porti ed il successivo investimento sulle aree portuali e retroportuali nel rispetto dei massimi livelli di sicurezza, per l'assorbimento del nuovo flusso di traffico turistico da e verso le isole. Incremento e razionalizzazione dei trasporti marittimi prevedendone l’integrazione con gli orari dei servizi sulla terraferma: pulman di linea, reti ferroviarie, voli aerei ecc. I nuovi flussi dei traffici richiedono più che in passato l'unità nella integrazione e gestione dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, della pianificazione e gestione integrata degli orari.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/12/2008

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