Esaurite le prime tre manifestazioni, Salina si prepara al suo SalinaDocFest, il festival del documentario narrativo, che avrà luogo dal 7 all’11 giugno ed è alla sua decima edizione, la cui idea sin dall’origine nasce da Giovanna Taviani, regista e saggista, figlia del più noto padre, il regista cinematografico Vittorio Taviani. In questi giorni c’è stata la tredicesima manifestazione di Slow Food, il laboratorio del gusto che mira a valorizzare il Cappero di Salina, tra i pochi in Sicilia a essere autoctono.
Di grande interesse è stata La Fritta, la saga del pesce fritto, che nasce nella frazione di Lingua negli anni Trenta e Quaranta con la Cicirella fritta in pentoloni di rame, poi messa in sottaceto ed esportata in tutto il mondo. Questo tipo di pesce azzurro chiamato in diversi modi nel resto d’Italia, ancor più giovane è chiamato ‘a russilidda. Da ultimo, le tre giornate di Regate Veliche, manifestazione che si è svolta nel mare limpido tra Santa Marina, Lingua e Lipari, nata nel Duemilanove, all’inizio a cura del Circolo Canottieri di Palermo; da quest’anno per conto del Centro Sportivo Universitario, sempre di Palermo.
Il SalinaDocFest, per festeggiare i suoi primi dieci anni rinnova il suo rapporto con il territorio eoliano e diventa una festa che apre all’estate. Un contributo concreto per lo sviluppo di Salina che anticipa i flussi dell'alta stagione e favorisce anche la partecipazione dei giovani. Il primo giorno della kermesse, in località Lingua, frazione di Santa Marina Salina, la kermesse aprirà con il film di Gianfranco Rosi Fuocoammare, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2016 con la presenza della bellissima attrice Kasia Smutniak madrina del film per l’occasione. Altre informazioni su www.salinadocfest.it
di Franco Arabia
Data notizia: 5/31/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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