Quali le sensazioni provate? È stato qualcosa di inaspettato o gli anni di parapendio già praticati hanno smorzato l’emozione?
Un mix di gioia e concentrazione, con quel pizzico di incredulità che accompagna tutte le volte che si realizza un sogno (e solo in volo mi capita così spesso). La concentrazione una compagna irrinunciabile, in quanto primo pilota a sperimentare, per non compiere errori e completare il piano di volo.
Quando è nata la passione per il parapendio e come ha iniziato ad avvicinarsi a questo sport? Il diventarne professionista è stata una scelta dettata dalla passione crescente negli anni?
Come gli altri "uomini volanti", sentivo sin da piccolo un'attrazione verso il volo e gli sport cosiddetti estremi. Nel corso della vita ti imbatti poi in qualcosa che ti spinge a provare. Degli articoli di giornale, dei personaggi, come De Gayardon e D'Arrigo che mi hanno ispirato e permesso di iniziare.
Alla sua passione per il parapendio si affianca la professione di geologo. Quale delle due strade ha deciso di intraprendere per prima o sono nate entrambe contemporaneamente l’una a supporto dell’altra?
La geologia è stata la mia prima passione, i cui studi di tipo scientifico hanno formato la mia mente agevolandomi nella comprensione dei fenomeni dell'aria.
Data notizia: 7/8/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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