Il vostro libro è stato annoverato tra i possibili vincitori del premio Bancarella Sport 2016. In Italia la letteratura sportiva non ha mai avuto uno spazio così importante come negli ultimi anni. Cosa ha rappresentato per voi il raggiungimento di questo obiettivo?
E’ stata una bellissima esperienza e soddisfazione. Il presidente della giuria ha ufficialmente dichiarato sul palco che “Game Over” é arrivato al Bancarella con il massimo dei voti e che nessun libro sul match-fixing (ne sono stati editi tanti in passato) era mai arrivato su quel palco. Cosa puo’ desiderare di più uno che ha speso tante energie per scrivere un libro?!
Nonostante il premio sia stato assegnato a “ Non Dire Gatto” di Trapattoni, l’essere stati scelti come finalisti ha incentivato la promozione, vendita nonché il prestigio del libro?
Credo di si. I risultati reali li vedremo a fine anno.
Tirando le somme di questa “avventura”, come definirebbe il percorso che ha caratterizzato la stesura del libro dagli albori sino a questo momento? Cosa e quanto è riuscita a trarre da questo lavoro?
Non è stato difficile scriverlo. Abbiamo attinto alla nostra esperienza. Certo tanto tempo é stato anche speso nelle ricerche e nel mettere in senso logico quello che volevamo dire. Più difficile è stato trovare un editore che volesse investire su questo libro. In fondo, da un punto di vista editoriale, entrambi eravamo dei perfetti sconosciuti. Questo é il più grande problema che affrontano i nuovi autori. Ma alla fine la soddisfazione é stata tanta, anche doppia.
Carmen Peluso
Data notizia: 8/14/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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