Giovanna Taviani, nel 2010, ritrasforma le Isole Eolie in set cinematografico per il suo “Fughe e Approdi”, film premiato al Festival de Cine Italiano de Madrid come miglior documentario.
La regista intraprende questo meraviglioso viaggio per tornare, a distanza di diversi anni, nei luoghi presso cui il padre Vittorio Taviani ha girato un episodio del film Kaos. In questa occasione ripercorre a bordo di una tartana dalla vela rossa, guidata dal pescatore Franco “Figlio d’Oro”, tutte le località dell’Arcipelago Eoliano che hanno fatto da scenario ad importanti pagine di storia del cinema. Nel corso di questo viaggio viene tracciata una mappa dettagliata non solo del contesto cinematografico, ma anche di quello storico-culturale Eoliano, vengono descritte le Isole come luogo di espatrio ed immigrazione e ne vengono narrate le fughe e gli approdi in un percorso che oscilla tra l’immaginario e la realtà.
Giovanna Taviani, accompagnata da una piccola troupe, ripercorre così tutte le storie accadute all’ombra delle Eolie: dalla fuga dei cavatori di pomice a quella di Emilio Lussu e Carlo Rosselli, da Anna Magnani che gira a Vulcano mentre il suo Roberto Rossellini filma a Stromboli con Ingrid Bergman fino ad Edda Ciano e la sua storia d’amore con un comunista del posto.
“Fughe e Approdi” è un vero documentario che arriva ad omaggiare anche De Seta ed i film della Panaria, i quali sono stati i primi a portare le macchina da presa presso l’Arcipelago Eoliano. Nel corso del film vengono intervistate diverse persone, tra cui il figlio del segretario del PCI di Lipari che strinse la relazione con Edda Ciano ed il pescatore che portava il caffè ad Ingrid Bergman, scalando a piedi nudi il vulcano ogni giorno. Giovanna Taviani realizza con questo documentario una vera e propria dichiarazione d’amore per le Isole Eolie in 80 minuti di ricordi, storie e spezzoni di film.
di Francesca Zampaglione
Data notizia: 8/22/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!