Giulia Niccolai, celebre fotografa e poetessa italiana, nata a Milano nel 1934, ha un rapporto profondo con le Eolie. Vi arriva per la prima volta giovanissima, come lei stessa racconta in un’intervista recente: “La scoperta delle Eolie la feci giovanissima, a diciotto anni, l’estate della maturità, che deve essere stato il 1952. I miei mi avevano regalato una Seicento per la promozione, e con una compagna di classe e amica carissima, quando ancora il solo tratto di autostrada del Sole esistente era la Milano/Bologna, ci fiondammo a Lipari, privilegiando proprio le isole a discapito del resto della Sicilia. Un lungo giro siciliano lo facemmo al ritorno, solo dopo aver trascorso due settimane a Stromboli, innamorate di quel mare del sud che avevamo finalmente visto e conosciuto».
Era una di quelle donne “libere” del nord, che si preoccupavano più della fascinazione che della vox populi e solo così poté godersi le meraviglie delle isole.
Nelle isole ritornerà un paio di anni più tardi per lavoro. Le avevano chiesto, infatti, di “fotografare quei paesaggi meravigliosi per uno dei libri-strenna che mi aveva commissionato la SIAE (una società che fabbricava i piloni di attraversamento delle linee elettriche). Come suggerisce il tiolo della serie, Borghi e città d’Italia, il mio compito non era quello di fotografare le città più note, bensì quelle meno visitate di tutte le regioni”. Attualmente le sue foto sono, infatti, contenute nel volume Borghi e Città d’Italia del 1963.
Data notizia: 11/14/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
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