Si dice che Parigi val bene una Messa, sicuramente val bene un lungo fine settimana. E’ bella, maestosa, ricca, affascinante, sfarzosa, piena di musei e di mostre. Quando poi si ha la fortuna di trovare un bel clima, tutto diventa più facile. A proposito di facile, facile è girare la città di Sarkozy e di Carla Bruni grazie ad un sistema di mezzi pubblici da far invidia alle più grandi metropoli giapponesi. La metropolitana è efficiente e puntuale e raggiungere qualunque quartiere è un gioco da garcon.
I tre giorni di sole sono stati tutti una passeggiata ed una crepe alla nutella. Impossibile non tentare di arrivare a piedi a Notre Dame dalla Tour Eiffel, sembrano vicine e raggiungibili, ma in realtà la Ville Lumiere è immensa. Per fortuna, come tutte le città più belle del mondo, Paris ha un fiume ed i parigini sono stati i primi a volerlo vivere e navigare permettendo così di ammirare il LungoSenna direttamente dai Bateaux Mouche.
La scelta quasi obbligata dal clima è stata quindi di girare la città di Napoleone a piedi; una volta a Notre Dame, però, ci siamo accomodati su uno dei battelli che navigano sulla Senna ed abbiamo guardato palazzi, torre e monumenti da una diversa prospettiva, comodamente seduti in prima fila… fino alla virata sotto la torre simbolo di Parigi ed il ritorno vicino alla piazza della Bastiglia, dove fondamentalmente si erge solo una colonna sormontata da una statua raffigurante lo spirito della libertà a memoria delle vittime del 1830, ma ci sono delle magnifiche brasserie dove spiluccare piatti del paese che ci contende la migliore cucina del mondo.
Parigi è storia, magnificenza artistica, passeggiate romantiche, moda, cibo, globalizzazione, musica, colori e libertà. Di girare la città a piedi, in metropolitana, ma anche in bicicletta perché hanno creato ormai da anni un circuito di mezzi a due ruote prendibili e riconsegnabili in diversi punti della città solo con la propria carta di credito per una cifra accettabilissima.
Una sera al Buddha Bar, un’altra sera a cena in un ristorante specializzato in fonduta e raclette…ecco arrivare purtroppo la terza ed ultima sera, quella della partenza, perché a Parigi non bastano certo tre giorni. Come festeggiare il terzo giorno se non prendendo il sole sulla scalinata della Basilica del Sacro Cuore che domina tutta la città? E, volendo, farsi fare un ritratto o una caricatura dagli artisti di Montmartre che deliziano i turisti con le loro opere e la loro musica? Indimenticabile quella di una sessantenne organizzata con strumenti, ammennicoli, mezzo di trasporto rosa, buona voce e gestualità accattivante che chissà da quanto tempo ha conquistato il suo spazio strategico nella piazzetta degli artisti accanto al Sacre Coeur e chissà se è felice di fare quello che fa o avrebbe preferito un’altra occupazione in questa vita…
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 10/27/2008
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