L’Unione europea attende, e sollecita, una comunicazione da parte del Governo sulla privatizzazione della compagnia. Le convenzioni con Tirrenia scadono a fine dicembre e ancora l'Italia non ha fatto sapere come intende procedere. Per Bruxelles più che ad una formale privatizzazione, è necessario che si faccia ricorso a gare europee per assegnare in maniera corretta le linee coperte dalla compagnia statale. I tempi però sono stretti, la fine dell'anno è vicina e non è escluso che la Ue avvii una procedura d'infrazione nei confronti del nostro Paese. Sindacati, intanto, in agitazione. “A distanza di oltre un mese non abbiamo registrato alcun avanzamento della situazione, né tanto meno la ripresa del confronto con il Governo”. A sostenerlo in una nota congiunta in merito alla situazione di Tirrenia sono le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che hanno dichiarato uno sciopero di tutti i lavoratori del Gruppo per il prossimo 20 novembre. A preoccupare le tre sigle sindacali di categoria il mancato stanziamento delle risorse finanziarie per assicurare tutti i collegamenti e la continuità territoriale; la scadenza del 25 ottobre per la presentazione da parte delle Regioni dell’opzione per il trasferimento a titolo gratuito delle rispettive società regionali; l’assenza della sottoscrizione della nuova convenzione Stato Impresa con il prolungamento dal 2008 al 2012/2014 e il ritardo da parte del Governo nell’approvazione del Piano Industriale. Per Filt, Fit e Uilt “i provvedimenti richiesti se attuati immediatamente potrebbero consentire un percorso virtuoso e soluzioni condivise anche in merito all’annunciata privatizzazione”. Al contrario secondo i sindacati “si creerebbe una situazione grave per l’azienda, i lavoratori, l’utenza ed il Paese.”
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/27/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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