Roma-E’ stata molto interessante e proficua l’esperienza che ho vissuto, durante la recente trasferta a Roma, con Italo Toni.Nella capitale lo scrittore liparese ha conquistato il pubblico romano e i numerosi eoliani e amici dell’arcipelago che vivono nella città eterna, dove è stato presentato, nella prestigiosa e antica Libreria Croce, il cofanetto di otto volumi (scritti dall’autore in questi ultimi otto anni) e in modo particolare l’ultimo libro intitolato “Intreccio eoliano di ricordi, tradizioni e antichi mestieri”, presentato dall’artista Bruno Giacomo Tarantola che, per l’occasione, ha donato all’autore isolano una serie di disegni a china, dove sono stati raffigurati i significati dei messaggi contenuti nelle varie opere pubblicate da Italo Toni il quale, in tale occasione era accompagnato, anche, dalla moglie Maria Cannistrà,dalla figlia Catia, da Viviana Crisà e dall’avv. Santi Certo. Padrino ed esperto conduttore dell’incontro culturale è stato Sergio Pizzi (portavoce del progetto K2 Freedom 2007). Sono intervenuti diversi personaggi illustri come l’Arcivescovo Emerito Mons. Giovanni Marra, l’alpinista Daniele Nardi, gli artisti Laura Tarantola,Francesco Guadagnuolo e Davide Cortese, l’antropologa Macrina Marilena Maffei. Alla manifestazione (organizzata dall’Associazione Real Quattropani in collaborazione con l’Associazione Mountain Freedom) hanno fatto da cornice immagini fotografiche che illustravano il mondo eoliano. Sono tante le pubblicazioni sulle isole Eolie realizzate da autori non isolani; mentre con i libri di Italo Toni ci troviamo di fronte ad un autore di opere letterarie e poetiche scritte da un eoliano. Come anche “I ricordi d’infanzia a Malfa” di Graziella Crisà, di cui alcuni stralci sono stati riportati nell’ultimo volume di Italo Toni e letti in sala.Mons. Marra(attuale componente della commissione pontificia per la nomina dei Vescovi) è stato lieto di partecipare a tale manifestazione.”Ho conosciuto Italo Toni- ha detto l’alto prelato- nelle Eolie, dove sono stato per 10 anni arcivescovo. Inoltre conservo un vivo ricordo dei quattro gemellini liparesi (nipoti dello scrittore) che io stesso ho battezzato. Apprezzo molto la spontaneità dei suoi scritti che evidenziano aspetti profondi e importanti della religiosità e dei valori culturali eoliani”. Laura Tarantola, artefice di numerose opere artistiche realizzate proprio nell’Arcipelago, ha mostrato la sua gioia per tale iniziativa e ha detto che il fratello Bruno ha preparato con grande entusiasmo la presentazione del libro di Italo Toni. Infatti Bruno Giacomo Tarantola ha affermato che “nel lavoro dello scrittore liparese sono espressi retaggi e atteggiamenti di vita raffigurate nelle opere pittoriche delle campagne toscane e romane dell’800 e del ‘900”. Poi ha aggiunto, fra l’altro, che “le Eolie vivono nel cuore del mondo,dell’uomo e in ognuno di noi, perché esiste una religiosità intrinseca che deriva sia dalla civiltà greca che da quella cristiana. Un tempo- ha continuato- si cantava spesso in tanti momenti della quotidianità e durante lo svolgimento delle attività tradizionali agricole e artigianali; mentre, oggi, tutto è stato soppiantato dalla televisione e da internet”.L’artista Francesco Guadagnuolo ha provato una grande emozione nel rivedere e nel rivivere le Eolie sia attraverso le immagini che tramite gli argomenti trattati nell’incontro.L’antropologa Macrina Marilena Maffei ha espresso il suo compiacimento per la serata dedicata alla cultura popolare eoliana. La ricercatrice che, nell’arco di 30 anni, ha raccolto il patrimonio orale narrativo delle isole, è autrice di vari volumi dedicati all’oralità tradizionale.L’alpinista Daniele Nardi (scalatore,fra l’altro, dell’Everest e del K2),ha trovato una forte energia negli scritti di Italo Toni, che bisogna divulgare quanto più possibile perché è qualcosa che rimarrà indelebile nel tempo.Lo scrittore Davide Cortese, eoliano di Lipari ha detto di “essere molto contento, anche da quattropanaro (nativo di Quattropani), nel ritrovarsi insieme a tanti amici e di rivedere Italo Toni. Mi ha molto commosso la lettera che la figlia Catia ha dedicato a suo padre”.Ha concluso la serie di interventi l’autore il quale, nel ringraziare tutti i presenti per avere partecipato alla serata, ha affermato, testualmente: “Dio mi ha dato il dono di scrivere volumi nell’anno 2000 e senza di Lui io ero niente”. La manifestazione si è conclusa con l’assaggio di dolci tipici eoliani, con il tradizionale rosolio e con la rinomata malvasia delle Eolie.
Antonio Brundu
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/14/2008
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