Formazione, i cardini della riforma

Formazione, i cardini della riforma PALERMO - Elenco unico ad esaurimento del personale amministrativo e docente, messa a sistema del catalogo regionale dell'offerta formativa per la scelta dei corsi da parte degli allievi, con una sezione destinata alla riqualificazione dei docenti. Questi i cardini della riforma della Formazione professionale, illustrati dall'assessore Carmelo Incardona ai sindacati confederali di categoria e ai rappresentanti degli enti.Se ne parla nel nuovo numero del TgWeb(www.regione.sicilia.it/tgweb). “Stiamo lavorando - dice l'assessore - a una formazione che metta al centro della programmazione le esigenze del mercato del lavoro, tenendo però conto del fatto che esistono gli enti dietro ai quali ci sono dei lavoratori e che, quindi, c'è anche un problema sociale da affrontare. Siamo quasi pronti a offrire alla valutazione dell'Assemblea regionale il testo del disegno di legge di riforma e, naturalmente, siamo impegnati in un confronto con tutte le parti sociali”.Entrando nel merito, Incardona spiega che “il personale verrà inserito in un elenco unico, chiuso a nuove assunzioni, dal quale gli enti che avvieranno dei corsi dovranno attingere. Questo personale sarà riqualificato e, a tale scopo, attiveremo una sezione del Catalogo dell'offerta formativa. Il Catalogo diventerà il perno della riforma, il canale per la programmazione degli interventi formativi da finanziare: è uno strumento innovativo e flessibile, perchè capovolge la logica del sistema restituendo centralità alle esigenze degli allievi e delle imprese che cercano specifiche qualifiche professionali. Contiamo di coinvolgere le categorie produttive e quelle professionali nella programmazione, aprendo alcune sezioni del catalogo alla formazione delle figure che ci verranno indicate. Le imprese, inoltre, potranno chiedere la formazione dei loro dipendenti, rivolgersi agli enti e prevedere la formazione all'interno delle aziende”.Il Catalogo dell'offerta formativa è un elenco di corsi, selezionati e approvati dall'assessorato, tra i quali gli aspiranti allievi, non soltanto i disoccupati, possono scegliere quello da frequentare. Attraverso il sistema del voucher, un buono erogato dalla Regione, intestato all'allievo e assegnato all'ente che svolge il corso, saranno finanziate soltanto le attività che avranno raggiunto il numero minimo di allievi, proprio perchè competitive sul mercato del lavoro.“Dopo il confronto con le parti sociali e le organizzazioni di categoria, il testo della riforma - spiega Incardona - sarà portato alla valutazione del governo e, quindi, all'esame del Parlamento. Credo che, una volta approvata, la riforma possa entrare a regime nell'arco di due anni”. che ne faranno richiesta, registrandosi sul sito, il TgWeb è disponibile in formato integrale broadcast ad alta risoluzione.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/20/2008

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