Carovita, cittadini contro i Vigili

Carovita, cittadini contro i Vigili Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- I vigili urbani sono arrivati quando nei pressi dei camion degli ambulanti, provenienti da fuori, con frutta e verdura , e anche piante al seguito, si era già formato il solito e inevitabile capannello di gente. Come sempre nella trafficatissima, e in tali occasioni anche pericolosissima, via Conti, percorsa dai mezzi in entrambi i sensi di marcia. Gli uomini della Polizia municipale, su disposizione del comandante e dirigente del settore annonario Domenico Russo hanno nuovamente sequestrato quintali di prodotti in cassette e non tra mele, pere, cachi, patate, banane, pesche ecc. Il ben di Dio, insomma. Messo in vendita, però, da ambulanti non residenti nel comune di Lipari e pur se con tanto di licenza, non autorizzati dal sindaco Mariano Bruno. Questione di poco, comunque, se è vero che gli stessi ambulanti avrebbero preso in affitto un grosso magazzino nei pressi del centro. Ma il punto non è questo. Quanto la mini "insurrezione" dei consumatori, nel momento del sequestro, intenti ad accaparrarsi di tutto nel più breve tempo possibile per cercare di arginare, almeno per quindicina di giorni, i devastanti effetti del carovita per ,quasi, ogni bilancio familiare. La gente non ha esitato a manifestare la propria rabbia al dirigente Russo invitandolo a informare il Sindaco sull'impossibilità di acquistare frutta e verdura a Lipari, a causa dei prezzi definiti dagli stessi consumatori " folli", portando ad esempio la quotazione dei cachi: " Una cassetta gli ambulanti la vendono a cinque euro mentre due soli frutti in un negozio di Lipari li ho pagati a 2 euro e 50 centesimi", ha esclamato un'anziano dalla folla. Il dirigente Russo relazionerà al primo cittadino che a sua volta, come si ricorderà, nei mesi scorsi aveva denunciato di aver pagato, sempre in un negozio dell'isola, due grappoli d'uva a peso d'oro. Poi però si dovrà anche spiegare alla gente come mai il comune di Lipari sia stato l'unico a non aver partecipato al bando regionale per istituire anche nell'isola il " Mercato del Contadino", privando di fatto, i consumatori dell'acquisto di prodotti biologici provenienti dalla campagne di Lipari, a prezzi ragionevoli. Per la cronaca frutta e verdura sequestrati andranno in beneficenza, proprio come avvenuto con i carichi di ciliegioni, in estate. " Ne siete veramente convinti ? " si chiede un signore che ha l'aria di saperla lunga. Ad ogni modo si invita lo stesso comandante Russo ad accertare che che le Suore francescane o un altro ente abbia quanto sarà loro destinato. Ma c'è di più: confiscato agli ambulanti anche il carico di palmizi privo di certificazione di provenienza. Nell'isola è in vigore l'ordinanza che disciplina l'acquisto di particolari tipi di palme per cercare di chiudere la porta al " Punteruolo Rosso", almeno nell'arcipelago. E i controlli potrebbero proseguire anche nei prossimi giorni, proprio per porre fine al fenomeno. E potrebbero estendersi anche alle altre isole dell'arcipelago che sono nella competenza del comune capoluogo.Ma i cittadini eoliani sono sul piede di guerra, in quanto sottolineano che già sono tanti i problemi che debbono affrontare nel periodo invernale. Dover subire anche il carovita per mangiare significa mettere in ginocchio decine di famiglie che in questi mesi non operando nel settore turistico sono costretti a stringere la cinghia, anche per colpa della recessione. peppepaino@interfree.it

, a cura di Peppe Paino