Parchi e vulcani italiani in Messico

Parks.it L'Italia è terra di Vulcani e molti di essi, accesi o spenti che siano, godono di qualche forma di protezione. Le caratteristiche geomorfologiche, la particolare fertilità dei suoli, in alcuni casi i microclimi presenti nelle "caldere" attribuiscono molto spesso alla vegetazione e alla microfauna caratteristiche e valori particolari, così che i "parchi vulcanici" sono un vero e proprio serbatoio di biodiversità. Per illustrarne le caratteristiche, ma anche per presentare le Aree Protette Italiane, la Presidenza della Commissione Educazione e Comunicazione (CEC) dell'IUCN del Mesoamerica ha invitato Maurilio Cipparone, in qualità di componente della CEC Europea ed esperto nella materia dei Parchi. L'Università di Guadalajara, nello Stato Messicano di Jalisco, ha organizzato un apposito seminario, il "Foro Cultura e Naturaleza" nel quadro delle manifestazioni della Fiera Internazionale del Libro che, quest'anno, ha avuto anche il sostegno del nostro Governo e prevedeva l'Italia come ospite d'onore. Le Riserve Naturali di Pantelleria e delle Isole Eolie (Stromboli, Vulcano e altre), i Parchi Regionali dell'Etna, in Sicilia; quelli dei Campi Flegrei e di Roccamonfina, in Campania; quelli dei Castelli Romani, dei Laghi di Bracciano e Martignano e la Riserva Naturale del Lago di Vico, nel Lazio, sono stati oggetto di una dettagliata e molto apprezzata presentazione, svolta dal nostro connazionale, alla presenza di esponenti del mondo universitario e di Autorità Messicane. Particolare attenzione è stata però riservata al Parco Nazionale del Vesuvio e al Parco dell'Etna, i cui impegni e progetti per la tutela e la valorizzazione della biodiversità "naturale", ma anche di quella coltivata e di quella culturale sono stati presentati come vere "buone pratiche" di gestione, capaci non solo di conservare la biodiversità dei loro territori attraverso interventi specifici di ricerca, monitoraggio, recupero ambientale, ma anche di proporre metodi innovativi per la sua valorizzazione e di mobilitare di un vasto panorama di attori sociali e di relazioni, anche a livello internazionale.Il Foro di Guadalajara è stato anche occasione per scambiare esperienze in materia di educazione ambientale, un tema questo molto sentito ed attuale per il Ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile dello Stato di Jalisco. E' stato quindi organizzato un apposito workshop per discutere, con dirigenti delle strutture ministeriali e con rappresentanti di Organizzazioni non Governative, le possibili linee guida per programmi di educazione e sensibilizzazione per la tutela dell'ambiente e della biodiversità. Sono stati presentati e valutati molto positivamente dagli ospiti messicani due "casi di studio" dalla realtà Italiana: il Programma GENS, dell'Agenzia Regionale per i Parchi del Lazio, e il Progetto Cittadini del Parco, promosso dal Ministero dell'Ambiente e realizzato dalla Federparchi, che hanno coinvolto, complessivamente, quasi 100 Aree Protette e un gran numero di docenti, di operatori, di studenti e loro famiglie."Ho avuto conferma che questi programmi di educazione, pensati e realizzati per "coinvolgere, responsabilizzare e condividere" più che per "insegnare", possono essere adottati e declinati in realtà anche molto diverse dalle nostre", dichiara Maurilio Cipparone, il quale aggiunge che "per Guadalajara e lo Stato di Jalisco la priorità è anche quella di esplorare la realtà della protezione ambientale in ambito metropolitano, con la creazione di parchi urbani che richiedono una forte e convinta partecipazione dei cittadini. Credo che proposte di collaborazione in materia di Aree Protette metropolitane, con scambi di esperienze con Enti come RomaNatura o il Parco del Po Torinese o il Nord Milano possano essere molto utili e molto apprezzate. Spero che gli Enti di gestione dei nostri Parchi vogliano prendere in considerazione questa opportunità".Nell'attesa che questo si realizzi, si sta lavorando per concretizzare forme di collaborazione accademica tra l'Università di Guadalajara, che è impegnata in ricerche sulla valutazione di efficacia di gestione dell'ambiente, e il Master in Governance delle Aree Protette dell'Università del Molise. La "missione" in Messico è stata considerata, da Cipparone, un punto di partenza per nuove iniziative il quale però ha sottolineato che "senza la collaborazione preziosa degli amici dei Parchi del Vesuvio e dell'Etna e delle altre Aree Protette, i quali mi hanno messo generosamente a disposizione una quantità inimmaginabile di documenti, questo buon risultato e questa buona immagine offerta del nostro Paese non sarebbero stati possibili".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/17/2008

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