Lipari- Era stata utilizzata come accade spesso per il trasporto, con la prima nave in partenza, di un infortunato a Milazzo e per il trasferimento dello stesso al locale nosocomio. Ma ambulanza e sanitari al seguito, un'ora dopo, non hanno potuto far rientro a Lipari. Sul traghetto Antonello da Messina della Siremar delle 9,00 in partenza per l'arcipelago non c'era posto. E come un normale autoveicolo, visto che non c'era posto, non è stato fatto imbarcare. Di conseguenza , ambulanza con autista, infermiere e anestesista sono rimasti bloccati nel porto della città mamertina, praticamente per tutta la giornata, in attesa dell'imbarco e della partenza con la nave delle 18,30. " Noi siamo bloccati a Milazzo mentre all'ospedale di Lipari c'è gente che rischia la vita per soccorsi vari", ha dichiarato il medico anestesista Paolo Passerello, uno dei più esperti in servizio, che ieri aveva lasciato il suo posto al nosocomio per garantire il trasferimento via mare, e in sicurezza, del paziente di turno. " Quanti disagi. Di questo passo- ha aggiunto Passerello- a lavorare a Lipari non verrà più nessuno anche perchè hanno tolto l'indennità per chi accetta l'incarico. Ma in ogni caso- si è chiesto l'anestesista- l'ambulanza non deve avere la precedenza sugli imbarchi?". A domanda , risposta. " Solo nei casi di urgenza e quindi di soccorso in atto", assicurano dalla Siremar. In alternativa per l'imbarco occorre l'autorizzazione della Capitaneria di Porto. In ogni caso l'assenza della nave veloce " Isola di Stromboli" inizia a farsi sentire. Ma anche le riduzioni delle corse in aliscafo, a stagione turistica ancora in corso, provocano disagi e in particolare scazzottate fuori dalle agenzie di Milazzo tra chi intende imbarcarsi prima e sul primo mezzo disponibile. C'è un settore letteralmente allo sbando.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/22/2007
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