Gazzetta del Sud
Barcellona- Tirrenoambiente conferma: la discarica è funzionante ed aggiunge «non è stata mai chiusa». Ma c'è un tratto di strada sterrata di mezzo. La comunicazione arriva di prima mattina all'Ato2. Sul tavolo del presidente Paratore ci sono ancora le due precedenti comunicazioni della stessa Spa che gestisce la discarica di contrada Zuppà a Mazzarrà (11 e 15 dicembre), con le quali si avvertiva della sospensione dei conferimento presso l'impianto «fino a nuova comunicazione».
Il nove gennaio scorso il sopralluogo dei tecnici della Provincia con la dirigente, dott. Musumeci. Il resoconto lo abbiamo pubblicato ieri. «La discarica non risulta chiusa» ed allega un verbale redatto in pari data. Aggiunge la dottoressa Musumeci che «sino ad oggi non sono pervenute a questo ufficio relazioni tecniche e/o verbali di sopralluogo espletati presso la discarica da parte degli uffici competenti (comuni di Mazzarrà e Terme Vigliatore, Genio Civile, Protezione Civile) attestanti l'inaccessibilità a detto impianto di smaltimento per impraticabilità della strada di accesso». Se l'Ato sapeva di questa lettera perché insisteva e insiste per una discarica fuori provincia, sulla quale i dirigenti di Palazzo dei Leoni esprimono parere negativo? La risposta – spiega il presidente Paratore – sta nella seconda parte della lettera fattagli pervenire ieri mattina dalla Tirrenoambiente: «la viabilità di accesso alle aree di contrada Zuppà, ivi comprese quelle di Tirrenoambiente non è ancora praticabile. Per conoscere gli sviluppi della situazione suggeriamo di contattare gli uffici della Protezione Civile di Messina». I responsabili della Protezione civile, sempre ieri mattina, li ha contattati il sindaco di Barcellona, comune-capofila dell'Ato 2: «L'ing. Manfrè – riferisce Nania – mi ha detto che la viabilità di accesso va messa in sicurezza». Roba di pochi giorni e non già come si era detto da qualche parte un'altra strada alternativa da realizzare, con i tempi che tutto ciò avreble comportato. Conclude Paratore. «È necessario, per cause di forza maggiore, scaricare a Motta Sant'Anastasia, pena la mancata raccolta dei rifiuti nei Comuni». Ma per fare ciò i sindaci devono ancora sottoscrivere una sorta di liberatoria con l'Oikos che gestisce la discarica catanese, secondo la quale se l'Ato2 non fosse in condizione di pagare i conferimenti sarebbero gli stessi Comuni a doversene fare carico. Con una postilla: la mancata sottoscrizione della convenzione causerà il blocco del servizio nell'Ente socio. «L'avallo di garanzia – dice il sindaco di Castroreale, avv. Leto – non possiamo certo firmarlo noi sindaci, autonomamente. Dobbiamo essere autorizzati quanto meno dalla Giunta e dobbiamo avere certezza su quanto andiamo a firmare, trattandosi di un debito al buio che qualora dovesse concretizzarsi potrebbe comportare anche un rischio di dissesto economico».Ma torniamo alla strada di accesso alla discarica. Il sindaco di Barcellona ha inviato ieri mattina sul posto due tecnici del comune (gli ingegneri Bonavita e Perdichizzi). Il risultato in sintesi è il seguente: la strada sterrata, a causa delle piogge, presenta dei problemi, risolvibili con adeguati interventi nell'arco di alcuni giorni. L'orientamento di Nania è il seguente: «Fornire l'avallo richiesto dall'Ato limitatamente a una decina di giorni. Non di più». Per stamani è convocata la giunta. Fine della puntata. Oggi altra giornata di confronti. Intanto sul fronte bollette, tutto potrebbe tornare nuovamente in discussione dopo la sentenza del Cga di Palermo che martedi scorso ha dato ragione ad Assoutenti di Enna annullando le bollette dal 2004 al 2006 dei rifiuti urbani perché «è stata applicata una tariffa non corretta». Lo sostengono i comitati di lotta. Nel frattempo i magistrati contabili della Corte dei Conti hanno rinnovato l'invito al governo regionale di rivedere la questione Ato, evidenziando in buona sostanza che la gestione degli Ato e del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti è fallimentare. Dai magistrati contabili, ascoltati in commissione Territorio e Ambiente all'Ars, non sono arrivate solo critiche, ma anche utili suggerimenti su come impostare la legge sulla delimitazione degli Ato rifiuti che deve essere varata dall'Ars, in modo da evitare sprechi e garantire servizi efficienti ai cittadini. Insomma c'è bisogno di un deciso cambio di rotta rispetto a ciò che si è fatto, o non si è fatto, negli ultimi anni in Sicilia in materia di rifiuti". L'audizione è nata dal dibattito che riguarda la riforma degli Ato. Alla ricerca di quella che il sindaco Nania ha definito in una lettera a Lombardo «una soluzione politica per un problema immane».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/16/2009
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