COMUNICATO STAMPA
Nei giorni scorsi si è tenuta, presso il Centro Studi di Lipari, la presentazione del libro:“I RACCONTI DELL’ETA’ DEL RAP” di Alessio Pracanica. L’incontro è stato curato da Tilde Paino che ha intervistato l’autore. L’intervista è stata intervallata dalla lettura di alcuni racconti. Il volume, già in ristampa, sta riscuotendo notevole successo. Per il titolo l’autore si è ispirato ai “Racconti dell’età del Jazz”di Scott Fitzgerald , difatti il Jazz fu il genere musicale che accompagnò gli anni ‘20/’30, divenendo lo specchio di una cultura. Per raccontare i nostri tempi, il genere musicale più rappresentativo è proprio il Rap, genere basato più sulle parole che sulla musica. In quest’epoca di rumore, in cui c’è un abuso di parole, il Rap rappresenta la nostra società, che grida dando voce alla rabbia, per farsi ascoltare. Colpisce di questi racconti, scritti con abilità e tecnica, l’originalità, l’ironia, la durezza, il contenuto sociale dei testi (alcuni temi si possono riscontrare nelle notizie di cronaca e qui l’autore ha sottolineato le differenze tra i fatti narrati, riportati e la narrazione, <>, l’autore ha poi proseguito citando un osservazione fatta da Jerome Bruner "La finzione letteraria...non si riferisce ad alcunché nel mondo, ma fornisce soltanto il senso delle cose. Eppure, è proprio quel senso delle cose, spesso derivato dalla narrativa, che rende in seguito possibile la referenza alla vita reale......la narrativa, anche quella di fantasia, dà forma a cose del mondo reale e spesso conferisce loro addirittura un titolo alla realtà"). In molti racconti ricorre un’America immaginata, spazi sconfinati che evocano solitudine, alcuni invece sono tipicamente regionali. Racconti verosimili che toccano vari argomenti, seguendo un percorso temporale diverso tra loro, tra realtà e immaginario, creando atmosfere diverse. Ma queste storie hanno tutte in comune un filo conduttore, come la solitudine, la sofferenza, ma anche la speranza.
Dalla quarta di copertina “(…)Storie ironiche, tragiche, futuribili, spesso reali e comunque sempre verosimili, perché quando la letteratura crea gli eventi, la realtà non può che adeguarsi.”
Nel corso della serata sono stati letti i seguenti racconti:
IL CANNOLO DI DON CARMELO: lo stile con cui è scritto, rende a pieno lo spaccato dell’ambiente siciliano, questo racconto è incentrato sul cosiddetto “machismo meridionale”, quando ci si ritrova a fare i conti con qualcosa che ci disturba, che non si può accettare.
DOMANDE: uno dei più forti, si parla di un certo tipo di violenza, spesso taciuta, considerata quasi normale. Violenze gratuite, non necessarie e purtroppo sempre più frequenti.
LA MACCHINA PER VOTARE: tratta di un fenomeno che si riscontra nella nostra epoca, violenza che subiamo passivamente, quella del farci manipolare, <
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/27/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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