Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO- La maggioranza litiga, Lombardo col sostegno del Pd porta avanti le riforme programmate. Mentre, infatti, ieri la commissione Sanità, sommersa da 300 emendamenti di Pdl e Udc (contro i 20 dell'opposizione) era costretta a procedere lentamente, con l'obiettivo di riuscire a portare in aula per la settimana prossima il testo della riforma sanitaria, in commissione Ambiente e Territorio, subito dopo l'abbandono dei lavori da parte di Pdl e Udc, è stato approvato il testo della riforma degli Ato che rivoluziona il sistema in vigore. Di fatto sono state accolte le principali proposte del Pd. E fra queste la previsione di un Piano di rientro per i debiti degli Ato e un Piano straordinario di discariche a iniziativa pubblica. Il che ha portato il capogruppo del Pd Antonello Cracolici a dichiarare: «Non c'è più la maggioranza». E' già due volte, nel giro di due giorni, che l'Udc e quella parte del Pdl che contrasta la strategia di governo di Raffaele Lombardo, sono costrette a cedere il passo all'Mpa e al Pd: l'altra sera col rinvio in commissione della legge sul demanio marittimo, più nota come sblocca-porticcioli; ieri in commissione Ambiente e Territorio. Ma il braccio di ferro continua, col sostegno di Totò Cuffaro che ieri, in riferimento ai contrasti interni alla maggioranza e al ruolo che sta svolgendo l'Udc, ha dichiarato: "Noi per primi ci siamo presentati agli elettori dando un contributo determinante prima alla scelta e poi all' elezione di RaffaeleLombardo alla presidenza. ma non ci adegueremo a scelte che non condividiamo e che a parer nostro non sono in linea con gli interessi della Sicilia".Di diverso parere Riccardo Minardo del Mpa che, sugli Ato rifiuti rileva: "L'approvazione del ddl, rappresenta un momento di vera riforma della politica ambientale in Sicilia. Il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia era al collasso". E veniamo alla Riforma della Sanità, che ieri ha impegnato per ore la sesta Commissione, arrivando a esitare solo due punti del testo proposto dall'assessore Massimo Russo. Il presidente facente funzioni Giuseppe Laccoto, ha cercato di far prevalere le ragioni di condivisione,fino a far approvare all'unanimtà quasi tutti i commi trattati.Ma ci si è fermati all'art. 2 che parla ancora dei principi e della necessità di tagli degli sprechi.Il clima si è rasserenato in Commissione ma solo per il metodo di procedere, perché i motivi di contrasto permangono e sono dimostrati alle centinaia di emendamenti presentati, di cui si riparlerà martedì alle 10."E' stato migliorato il testo - ha spiegato Laccoto - nella parte riguardante i principi della programmazione sanitaria e, con un emendamento votato all'unanimità è stata bocciata l'ipotesi di trasferire il personale in esubero presso strutture private". Inoltre, è passato il principio della razionalizzazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera". Sui nodi maggiori, comunque, permane il disaccordo: per esempio sono distanti le posizioni sulla riduzione delle Asl, che per l'assessore Massimo Russo dovrebbero passare da 29 a 14, mentre Pdl e Udc si dichiarano contrari all'accorpamento delle aziende ospedaliere con le Asl, che dovrebbero essere ridotte a 23. E il capogruppo Pdl, Innocenzo Leontini, non accetta il criterio di azzerare i manager una volta approvata la riforma, perché aprirebbe un contenzioso con costi ernormi per la Regione.Il clima è destinato a essere sempre più surriscaldato se non interverrà un vertice chiarificatore che Pdl e Udc chiedono al presidente Lombardo. E che potrebbe svolgersi oggi.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/30/2009
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