Barbera rieletto alla guida della CISL Messina

Barbera rieletto alla guida della CISL Messina Messina- Santino Barbera è stato confermato segretario generale della Filca, la Federazione dei lavoratori edili della Cisl, dal congresso provinciale che si è tenuto oggi all’Hotel Europa. In segreteria entrano Carmela Ferrara e Giuseppe Famiano. Un congresso partecipato, con delegati provenienti da tutta la provincia, con la presenza del segretario nazionale della Filca Paolo Acciai, del segretario regionale della CISL Maurizio Bernava e del segretario regionale della Filca Santino Spinella e del segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese.La relazione del segretario Santino Barbera ha preso spunto dallo slogan del congresso “Più Sicurezza e Legalità” con un riferimento specifico alle parole pronunciate dall’arcivescovo mons. La Piana nelle scorse settimane. “Mons. La Piana, a mezzo stampa – ha detto il segretario della Filca – ha dato risposte dirompenti, crude e senza fraintendimenti che dovrebbero far prendere coscienza e posizione a tutti i cittadini onesti di questa città che non riesce a svilupparsi a livello sociale ed economico perché controllata da poteri forti, che hanno come obiettivo privilegi personali e non collettivi, logge massoniche e malavita organizzata, che controllano e gestiscono ai vari livelli i centri economici e produttivi della nostra città e della provincia a fini personali o di gruppo, lasciando al loro destino tutti gli altri che non fanno parte del sistema di malaffare che ormai da troppo tempo gestiscono e controllano i destini delle comunità. Tocca anche a noi dire basta, e se vogliamo una città e un territorio migliore dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per il cambiamento che può ripartire solo dai lavoratori, dai giovani, dalle persone oneste dagli imprenditori seri”. Poi l’analisi sulla situazione locale “La crisi economica mondiale – ha continuato - non ha lasciato immune la nostra provincia. Dallo scorso novembre molte piccole imprese del settore laterizio e del legno hanno chiesto periodi di cassa integrazione per mancanza di commesse. Mentre l’Aicon, la più grossa realtà del settore cantieristico navale della provincia, solo pochi giorni fa ha chiesto la cassa integrazione straordinaria e contratti di solidarietà per l’intero gruppo e per l’intera forza lavorativa, mettendo in serio allarme occupazionale circa 300 lavoratori diretti, oltre l’indotto di cui è impossibile conoscere i dati, in considerazione della nascita continua di nuove aziende e la repentina morte di altre con periodo medio di vita produttiva di tre/quattro mesi. Sembra in tendenza contraria – ha precisato - il comparto Edile ma a Messina l’introduzione del DURC (documento unico di regolarità contributiva) che impone a tutte le imprese e a tutte le Amministrazioni ed Enti Appaltanti di denunziare i lavori sia pubblici che privati da loro assegnati, non è stato pienamente applicato. Settore edile – ha continuato – dove ancora oggi è troppo facile fare impresa, dove mancano totalmente i controlli ispettivi, con la conseguenza che il 50% degli addetti sono lavoratori in nero, dove almeno 5000 lavoratori edili non hanno nome e cognome e devono vendersi giornalmente a causa del bisogno ad avventurieri pseudo imprenditori che decidono gli orari di lavoro e la paga oraria in barba ai contratti e alle leggi. E’ arrivata l’ora di denunziare le diversità dei contratti che vengono applicati illegalmente in edilizia, come i contratti a termine che non vengono applicati per favorire per un determinato periodo temporale un aumento di produttività aziendale come previsto dalle leggi, ma come strumento ricattatorio nei confronti dei lavoratori, per farli sentire meno sicuri e che devono sentirsi obbligati giornalmente raggiungere picchi di produttività elevati per poter aspirare all’agognato rinnovo, aumentando di fatto la possibilità di infortuni sul lavoro”.Barbera ha lanciato anche un allarme, quello della comparsa anche in edilizia del lavoro part – time: “Un fenomeno che è in crescendo e che interessa non solo le qualifiche impiegatizie, ma riguarda anche tutte le qualifiche strutturate come carpentieri, ferraioli, muratori e manovali. Questo è ilk frutto di un intreccio di malaffare tra consulenti “Esperti” e imprese “truffaldine” che stanno aggredendo il mercato e buttando fuori le imprese sane, grazie a prezzi più bassi, pagando i lavoratori con paghe orarie inferiori con meno contributi, senza cassa edile e in alcuni casi negando al lavoratore anche gli assegni familiari. Fenomeni malavitosi – ha denunciato Santino Barbera - che vengono imposti dal datore di lavoro per abbattere i costi, sotto consiglio di consulenti privi di scrupoli. Consulenti privi di scrupoli che non pensano che quel risparmio per l’impresa e il conseguente arricchimento è estorto alla famiglia del lavoratore. Consulenti esperti che però omettono di comunicare ai loro assistiti che già in Sicilia sono stati arrestati per estorsione 5 imprenditori, di cui due a Capo D’Orlando. Truffe contrattuali che anche a causa della mancanza di controlli mirati sta diventando consuetudine. Ne abbiamo scovati molti di questi casi, altri c’è li hanno denunciati i lavoratori. Ma sono lotte in cui ci siamo trovati da soli, senza il supporto delle Istituzioni, perché in questa provincia si continua a pensare che i problemi del lavoro riguardano gli altri”. Altro tema caldo è stato quello della sicurezza che “nel settore edile – ha spiegato Barbera - è una parola che può avere un significato diverso: per le imprese significa sicurezza contro la malavita organizzata; per i lavoratori pericolo per la loro incolumità fisica. Comunque due facce della stessa medaglia. Noi siamo stati sempre al fianco delle imprese sottoposte ad attenzione da parte della malavita organizzata, le sosteniamo e lottiamo insieme a loro per l’affermazione dei principi di legalità, ma allo stesso modo dobbiamo affrontare con la stessa determinazione le imprese che taglieggiano i lavoratori, non riconoscendo loro i più elementari diritti sindacali come paghe orarie, orari di lavoro, contributi sociali e standard sufficienti di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro”.

, a cura di Tiziana Medda

Data notizia: 2/6/2009

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