Gazzetta del Sud
Salvatore Sarpi
Lipari- Mentre a Lipari è partita la raccolta di firme per l'indizione del referendum di "scorporo" dalla Sicilia e di annessione alla Provincia autonoma di Trento e Bolzano, a Stromboli si lavora alacremente all'organizzazione della "protesta di San Valentino" davanti a Palazzo Chigi a Roma. Una protesta per richiamare l'attenzione sulla indispensabilità dei trasporti marittimi Siremar (sui quali da Roma e da Bruxelles non arrivano risposte concrete) e, principalmente, sulla necessità del mantenimento del collegamento Eolie-Napoli e viceversa. Collegamento indispensabile per la collettività strombolana e per il quale è tornata a paventarsi a breve una sospensione.
L'iniziativa che parte da Stromboli, ma che vedrà coinvolti venerdì 14 tutti gli isolani e tantissimi "amici delle Eolie" che vivono a Roma e dintorni, avrà una appendice il giorno dopo. Al rientro a Stromboli gli isolani scaleranno il vulcano per incatenarsi agli shelter in attesa che Governo nazionale, regionale e il sindaco di Lipari diano ai cittadini eoliani la notizia che verranno mantenuti i collegamenti marittimi.
Lo hanno annunciato Carlo Lanza, presidente della locale circoscrizione, e il portavoce del comitato spontaneo di Stromboli Claudio Utano. In considerazione dell'attuale silenzio da parte delle istituzioni e delle sempre più insistenti voci di "sospensione" di alcune linee(fra cui la Eolie-Napoli) non è escluso che sabato prossimo non si decida un nuovo blocco del traghetto "Laurana" nel porto di Lipari. Un problema quello dei collegamenti Siremar che non è soltanto di mobilità per residenti e turisti ma anche occupazionale. Intanto il deputato regionale Marianna Caronia afferma: «È necessario ed indispensabile che la questione Siremar e i problemi legati alle isole minori siano considerati e trattati in modo unico ed esclusivo e diversamente rispetto alle altre società regionali che svolgono servizi simili, perché la nostra è una realtà del tutto differente visto che le isole siciliane sono 14 e la Siremar svolge servizi capillari e necessari». «Il personale della Siremar – ha proseguito Caronia – è un patrimonio e va tutelato in ogni modo e in tutte le sedi, così come va assicurata la continuità territoriale, inoltre la società costituisce un punto fondamentale non soltanto per coloro che già vi lavorano ma anche per i tantissimi precari del mare, i quali si formano a loro carico e hanno necessità di sbocchi occupazionali».Per ritornare alla raccolta di firme vi è da evidenziare che ieri, nonostante le condizioni meteo avverse, a firmare presso il tavolo predisposto dal comitato al centro di Lipari, sono stati circa 200. Tra i primi a firmare il consigliere comunale Adolfo Sabatini e il presidente del Consorzio Artigiani Piero Roux. «La raccolta di firme-fa sapere Piero Roux, componente del comitato- proseguirà per tutta questa settimana dalle 17 alle 20 nello stesso luogo».Ci si sposterà poi nelle altre isole dell'arcipelago.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/9/2009
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