Evviva l'arancia...nell'aranciata

Evviva l'arancia...nell'aranciata Riceviamo da Michele Ossino Fisicaro e pubblichiamo: Ieri, un caro cliente di Trieste mi ha inviato a mezzo fax la copia di un articolo uscito sul quotidiano il piccolo di Trieste, ove si è appreso che il deputato pordenonese, Isidoro Gottardo, nelle vesti di relatore della legge comunitaria all'esame della commissione agricoltura di Montecitorio, ha chiesto la bocciatura dell'articolo approvato al senato con cui si eliminava l'obbligo di almeno il 12% di succo d'agrume naturale nelle bevande come aranciate o limonate e l'ottiene facilmente ! La commissione ha votato a larga maggioranza, spiegando che "sarebbe paradossale che nel paese che si producono agrumi si facciano bevande senza l'uso del prodotto naturale, creando un danno al consumatore" . Si spera che su questa ennesima vicenda, una volta per tutte venga posta una pietra tombale. La ringrazio per la sua partecipazione nel diffondere il mio messaggio a tutela dei produttori meridionali e consumatori tutti. Chissà, magari qualcuno è riuscito a raggiungere l'On Gottardo per perorare una causa comune, l'unica cosa che sulla vicenda mi ha lasciato sgomento è la mancata pubblicazione sui quotidiani siciliani della predetta notizia fino ad oggi, nonché il disinteressamento da chi era deputato a rappresentare in modo particolare gli interessi dei produttori Siciliani, mi vergogno di essere rappresentato da politici siciliani che nulla fanno per il riscatto di questa martoriata terra di Sicilia. Cordialmente Michele Ossino Fisicaro Facciamo chiarezza: Nei giorni scorsi in Italia ha fatto scalpore la notizia riguardante la possibilità di introduzione sul nostro mercato interno dell’aranciata “senza arance”, visto che sarebbe dovuta entrare in vigore una norma che avrebbe fatto decadere il limite minimo di succo d’arancia che deve essere presente nell’aranciata.Per fortuna, la Camera dei Deputati, ed in particolare la Commissione Agricoltura, ha provveduto alla soppressione di un articolo riguardante una legge comunitaria che avrebbe permesso l’invasione sul nostro mercato di bevande “colorate” che avrebbero disorientato i consumatori e che di certo non sarebbero state salutari per il consumo da parte dei più giovani. Lei scrive che i parlamentari siciliani non hanno fatto nulla anche se D'Alia e Cuffaro festeggiavano, e sono stati fotografati e ripresi da tutti i giornali con biccheri di sana aranciata in mano. La notizia riguardante la soppressione dell’articolo della Legge Comunitaria sulle bevande a base di succo d’arancia è stata accolta con un plauso dalla CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, sottolineando come tale misura sarebbe andata, tra l’altro, controcorrente ad un’altra direttiva comunitaria che, invece, promuove un maggior consumo di frutta da parte dei cittadini, ed in particolar modo da parte delle giovani generazioni. In merito, nei giorni scorsi, si era espressa anche la FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, sottolineando come quella relativa all’introduzione dell’aranciata senza arance sarebbe stata una norma che da un lato avrebbe ingannato i consumatori, e dall’altro avrebbe creato una danno all’immagine degli esercenti, con in testa bar e ristoranti. Anzi, in risposta, la Federazione ha appoggiato l’iniziativa di un produttore di aranciata che ha innalzato volontariamente la percentuale di succo dal 12% al 30%.

, a cura di Peppe Paino