LIpari- Lettera di Roberto Sauerborn di Noi consumatori Sicilia al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale ai Beni Culturali, all’UNESCO, al Sindaco di Lipari E p.c. al C.R.I.C.D. :
Oggetto: Una nuova stagione per il Museo Archeologico “Bernabò Brea” di Lipari.
On. Presidente, On. Assessore,
negli ultimi anni, il Museo Archeologico Regionale di Lipari, dono dell’illustre “cittadino” eoliano il prof. Luigi Bernabò Brea a cui è stato intitolato, ha sofferto l’emergenza di una direzione scientifica
all’insegna di una gestione personalistica limitata anche (non ce ne voglia) per la incongruente formazione scolastica e professionale di chi lo ha diretto. Così, oggi, data la necessità di nominarne il nuovo direttore, il “Bernabò Brea” crogiuolo della cultura eoliana, che tutto il mondo ci invidia e che conta più di 50.000 spontanei visitatori paganti all’anno, potrebbe
riavviarsi a vivere una nuova stagione. Una stagione che lo riporti non solo agli onori internazionali ma che lo renda luogo per esperienze didattiche e formative delle scolaresche che lo frequentano, fucina del sapere e di pensiero: il fiore all’occhiello della cultura Eoliana e Siciliana, nonché potenziale fulcro per un sano e sostenibile sviluppo economico della nostra terra.
Purtroppo, come Loro sapranno, e come uno dei tanti esempi della passata cattiva gestione, il Museo di Lipari è l’unica struttura operativa dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali che, per volontà di chi lo ha diretto negli ultimi anni, con voluto dolo è rimasta fuori dal progetto denominato “La nuova stagione della
catalogazione: scenari e progettualità”, redatto dal Centro Regionale per la l’Inventariazione e la Catalogazione e la Documentazione titolare del nuovo Sistema Informativo PA.CU.S., Patrimonio Culturale Siciliano. L’esclusione, come è ovvio, rappresenta un danno incalcolabile per il patrimonio culturale siciliano. Oggi, auspicando di non ritrovarci punto e a capo, chiediamo di evitare una sorta di commissariamento dell’ente eoliano assegnandone la direzione a qualcuno che andrà solo a farsi le vacanze alle Eolie. Negli ultimi tempi il Museo di Lipari è stato offerto come al supermercato si offrono i prodotti a
Ferragosto, si verifica un afflusso in massa di pubblico. Un pubblico che non aveva quasi mai messo piede in un museo e che vi giunge perché attratto dal valore simbolico ed evocativo che la rocca del castello di Lipari, che lo contiene, offre a chi giunge alle Eolie. Potrebbe essere questa l’occasione per ripensare anche alle competenze del Museo Eoliano che
dovrebbero essere allargate al territorio affrancando il controllo del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dalla Soprintendenza di Messina, sempre più assente per ovvi motivi logistici. A tale proposito, e senza alcuna vena polemica (consci che, purtroppo, così vanno le cose…), ci sia consentito aprire e chiudere (immediatamente) una parentesi sulle modalità di nomina dei cosiddetti posti di sottogoverno a cui il nostro Museo, ovviamente (sigh!), non è sottraibile… Vi preghiamo di premiare il merito e, se possibile, di rispettare la congruenza scientifica con la
struttura operativa vacante. Fiduciosi, porgiamo deferenti ossequi.
Il presidente
Arch. Roberto Sauerborn
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/25/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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