Cuore negli anziani, attenti ai segnali d'allerta

Cuore negli anziani, attenti ai segnali d'allerta Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- Nuovi farmaci entro l’anno per chi soffre di scompenso cardiaco. Eviteranno interventi di trapianto e di collocazione di supporti meccanici per mantenere in vita chi soffre di cuore. La bella notizia viene fuori dal convegno-corso di aggiornamento professionale “ Scilla e Cariddi” organizzato, alla presenza dei migliori cardiologi italiani, per il secondo anno consecutivo, a Lipari dai dottori Vincenzo Montemurro dell’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiorespiratoria dell’Ospedale di Scilla e Rosario Grassi, direttore dell’unità operativa di Cardiologia del Papardo di Messina. “ Solo alcuni farmaci usciranno entro l’anno, altri invece necessiteranno di tempi più prolungati ma siamo sulla buona strada” ha dichiarato il prof. Livio Dei Cas, direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università di Brescia. “ Nell’ambito della collaborazione con “Scilla e Cariddi” e con il dott. Montemurro- ha aggiunto Dei Cas- abbiamo studiato negli ultimi anni questi farmaci per lo scompenso cardiaco acuto che consentono di migliorare non solo la sopravvivenza ma anche la qualità della vita dei pazienti che a causa dei fattori di rischio e di precedenti patologie di scompenso vanno incontro ad eventi acuti: edema polmonare , shock cardiogeno e crisi ipertensive oppure sindromi coronariche acute. Questi farmaci sono in sperimentazione nel mondo . Noi in collaborazione con tutte le Università italiane, stiamo portando avanti , in particolare una serie di sostanze di cui alcuni dati sono già stati pubblicati da importanti riviste “. A proposito di scompenso. Gli anziani, i soggetti più a rischio. “ Una larga fetta della popolazione , fino al 30%, tra chi ha più di 65 anni è candidata a sviluppare scompenso cardiaco”, ha evidenziato il dott. Alessandro Boccanelli direttore di Cardiologia dell’azienda ospedaliera “San Giovanni Addorolorata” di Roma. “ Per Infartuati, ipertesi, diabetici e soggetti in sovrappeso – ha detto Boccanelli- sono opportuni dei controlli periodici finalizzati a controllare la funzione di pompa del cuore. Se risultasse deficitaria, diagnosticata tempestivamente potrebbe essere corretta”. Occhio, comunque ai campanelli d’allarme della eccessiva fatica di fronte ad uno sforzo moderato, dell’affanno e delle gambe gonfie. Il direttore di Cardiologia del Papardo Rosario Grassi e il prof. Francesco Romeo direttore della scuola di specializzazione dell’Università romana di Tor Vergata hanno parlato inoltre della tempestività negli interventi di rivascolarizzazione in caso di infarto miocardico acuto. Grassi ha sottolineato come occorra anche al sud una rete ospedaliera integrata in grado offrire servizi diversi. “ Se- ad esempio, ha fatto presente Grassi- un paziente ha un infarto acuto o un’ischemia acuta , va in un’ospedale e viene curato con la pronta rivascolarizzazione con angioplastica. Dopo, se non c’è posto in quell’ospedale, il 118 deve occuparsi anche del trasporto secondario presso un altro ospedale”. Il prof. Francesco Romeo, nel rimarcare la necessità di una maggiore organizzazione in tal senso ha fatto quindi risaltare l’importanza dell’angioplastica. “ Attraverso questa tecnica la mortalità è scesa da oltre il 10% di 15 anni fà al 2 % , in fase acuta, dei giorni nostri. Resta, indubbiamente, il sistema più valido”.

, a cura di Peppe Paino