(ASCA) - Roma, 5 mag - ''L'Ugl Trasporti ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del Gruppo Tirrenia e rinnova l'invito ai ministeri dei Trasporti e del Tesoro ad aprire un tavolo di confronto per affrontare le varie opzioni percorribili in merito al processo di privatizzazione dell'azienda, salvaguardando cosi' l'occupazione e la continuita' territoriale''. Lo afferma in una nota l'Ugl Trasporti preoccupata dalle ''indiscrezioni su possibili tagli alle linee che riguardano i collegamenti con le isole maggiori e minori del paese. Cio' avrebbe conseguenze pesantissime per i lavoratori marittimi e amministrativi di Tirrenia sia sul piano occupazionale, gia' in difficolta' di utilizzo a causa dei tagli dei contributi concessi a Tirrenia per l'esercizio ordinario di attivita', con almeno 500 licenziamenti, sia sul piano sociale per quanto concerne il diritto alla mobilita', costituzionalmente sancito per le popolazioni isolane interessate alla riduzione''.''E' necessario dunque - conclude Ugl Trasporti - fare chiarezza su come si intende procedere visto che l'operazione di privatizzazione di Tirrenia rischia di creare in una fase come quella attuale problemi gravi a partire da un ulteriore aumento della disoccupazione, l'abbattimento della qualita' e della quantita' dei servizi cabotieri marittimi da e per le isole e una svendita patrimoniale dello stato''.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/5/2009
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